L’intervento delle autorità locali

L’intervento delle autorità locali

Indagini su un’impresa di sgombero a Lavis dopo l’abbandono di rifiuti nel fiume Avisio. Il titolare è stato indagato per violazione delle normative ambientali e rischia sanzioni legali.
Le28099Intervento Delle Autoritc3A0 Lo Le28099Intervento Delle Autoritc3A0 Lo
Un'indagine è stata avviata a Lavis, Trentino, dopo che rifiuti sono stati abbandonati nel fiume Avisio. I cittadini hanno segnalato la situazione, portando le autorità a identificare una ditta di sgombero responsabile, che ha violato le procedure di smaltimento. Nonostante la possibilità di pagare una multa, il titolare ha scelto di non farlo, e il caso è ora all'atten - Gaeta.it

Rifiuti abbandonati nel fiume Avisio: indagine su un’impresa di sgombero a Lavis

Un episodio di inciviltà ha scosso Lavis, un comune del Trentino, alla fine dello scorso dicembre. Un considerevole quantitativo di rifiuti abbandonati nell’alveo del fiume Avisio ha attirato l’attenzione dei passanti, che hanno prontamente segnalato la situazione al Comune e alla Polizia Locale. L’intervento tempestivo delle autorità ha avviato accertamenti per risalire ai responsabili di questo gesto poco rispettoso verso l’ambiente. Le indagini hanno portato alla scoperta di dettagli significativi che rivelano un quadro complesso.

L’allerta per l’abbandono dei rifiuti è scattata quando i cittadini hanno notato i sacchi di spazzatura gettati nel fiume. La situazione è stata immediatamente comunicata alle autorità competenti, portando alla rapida attivazione delle procedure di verifica da parte del Comune e della Polizia Locale. In una nota ufficiale, il Comune ha evidenziato l’importanza di un intervento tempestivo per prevenire ulteriori danni all’ambiente e avviare le indagini. Gli agenti hanno esaminato minuziosamente il materiale abbandonato e sono riusciti a trovare tracce utili a individuare le persone coinvolte.

L’identificazione dei presunti responsabili

Durante l’analisi dei rifiuti, la Polizia ha rinvenuto diverse informazioni identificative, che hanno condotto a una persona residente in Val di Non. Tuttavia, il diretto interessato è risultato estraneo alla pratica di abbandono. Interrogato dalle autorità, ha confermato che i rifiuti provenivano da una sua ex abitazione situata in Valsugana. Ha chiarito che la casa era stata di recente venduta e che l’operazione di sgombero era stata affidata a una ditta specializzata. Questa figura professionale doveva trarre i rifiuti ai centri di raccolta autorizzati, come da prassi.

Le responsabilità dell’impresa di sgombero

La ditta incaricata di svuotare l’abitazione non ha però seguito le procedure corrette. Invece di conferire i rifiuti nei centri di raccolta autorizzati, ha lasciato il materiale nell’alveo del fiume Avisio, un’azione che costituisce una violazione della legge. Il titolare dell’impresa è stato convocato negli uffici della Polizia Locale ed è stato indagato per abbandono di rifiuti in qualità di responsabile aziendale. Durante il procedimento, la normativa ha previsto la possibilità di estinguere il reato mediante il pagamento di una sanzione di 6.500 euro, corrispondente a un quarto del massimo previsto dalla legge.

Le conseguenze legali per l’imprenditore

Nonostante la possibilità di chiudere la faccenda con il pagamento della multa, il titolare ha scelto di non avvalersene. Questa decisione ha portato alla segnalazione ufficiale all’Autorità Giudiziaria, che ora giudicherà il caso. La questione solleva interrogativi sulla responsabilità delle imprese incaricate di servizi ambientali e sulla necessità di garantire pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente. L’incidente mette ulteriormente in luce l’importanza di un controllo rigoroso sulle attività di gestione dei rifiuti, per prevenire futuri episodi di analoga inciviltà.

Change privacy settings
×