Il concetto di cambiamento è al centro della cultura e della società contemporanea, e il recente convegno organizzato da Netflix e The European House – Ambrosetti, svoltosi a Roma, ha affrontato questa tematica attraverso il prisma del celebre romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Questo incontro ha riunito esperti e professionisti del settore culturale, permettendo una riflessione profonda sul significato del cambiamento culturale in Italia e nel mondo.
La celebrazione del gattopardo e il cambiamento culturale
L’evento si è svolto alla Galleria del Cardinale Colonna, e ha riunito un pubblico eterogeneo, comprendente membri delle istituzioni, del mondo della cultura, dell’accademia e dell’industria dei media. Il dibattito ha preso spunto dalla famosa citazione dell’opera di Lampedusa: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. Questo paradosso ha guidato la discussione, incoraggiando una riflessione su come la cultura possa fungere da motore di cambiamento, portando a una trasformazione profonda nella società .
Moderato da Gianni Canova, il convegno ha visto la partecipazione di figure di spicco come Maria Vittoria Baravelli, curatrice d’arte, il giornalista e scrittore Giovanni Grasso e Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani. Ogni intervento ha aggiunto un ulteriore tassello al mosaico di riflessioni sulla cultura italiana, evidenziando come ogni disciplina artistica possa influenzare e plasmare il contesto sociale in cui viviamo.
L’apertura di netflix e le storie italiane
Tinny Andreatta, vice presidente dei contenuti italiani di Netflix, ha fornito un’apertura significativa all’incontro, richiamando il romanzo di Lampedusa e la sua recente trasposizione in serie televisiva. Ha sottolineato l’importanza delle storie italiane nel contesto globale, affermando che oggi i talenti, il patrimonio e la lingua italiana hanno l’opportunità di essere accessibili a un pubblico ampio come mai prima d’ora. Questo non si limita alla semplice produzione di film e serie, ma si estende al racconto delle culture e dei luoghi che definiscono l’identità italiana.
L’idea di raccontare culture diverse attraverso il linguaggio cinematografico e televisivo è emersa come una strategia chiave. L’intervento di Andreatta ha messo in luce come opere come “La mano di Dio” e “La legge di Lidia Poët” contribuiscano a costruire e rappresentare un’identità italiana complessa e multiforme, capace di dialogare con il mondo.
La letteratura come specchio e finestra sul mondo
Nel corso del panel, Giordano Bruno Guerri ha voluto sottolineare il valore della cultura nella storia umana, rilevando come essa sia stata un motore di cambiamento fin dai tempi antichi. Ha ricordato eventi storici cruciali come la rivoluzione cognitiva e quella agricola, indicando che la cultura è sempre stata al centro dell’evoluzione sociale. Riccardo Tozzi, fondatore di Cattleya, ha aggiunto che il racconto è intrinsecamente legato alla storia dell’umanità , evidenziando la centralità della narrazione nella costruzione della cultura.
Ernesto Ottone R., in collegamento da Parigi, ha infine evidenziato come la letteratura possa fungere da punto di contatto tra culture diverse. Adattare i libri per il grande schermo permette loro di acquisire nuova vita e di raggiungere pubblici inaspettati. Questo processo non solo amplia gli orizzonti dei lettori, ma promuove anche un senso di appartenenza e rispetto tra le diverse culture. La parola cultura è dunque emersa come un valore condiviso, un ponte tra identità diverse.
Simbolismo e riferimento alla straordinarietà di villa piccolo
Un momento particolarmente significativo dell’incontro è stata la consegna simbolica di una lettera di Giuseppe Tomasi di Lampedusa da parte di Andrea Pruiti Ciarello, presidente della Fondazione Famiglia Piccolo. Questo gesto ha sottolineato il legame profondo tra lo scrittore e Villa Piccolo, dove gran parte del “Gattopardo” è stato concepito. La lettera, datata 26 giugno 1957, rappresenta non solo il valore della villa per l’autore, ma anche l’importanza della sua opera nel panorama culturale italiano.
La risposta di Netflix e Indiana Production, con l’offerta di un oggetto di scena della serie, ha simboleggiato l’impegno del mondo audiovisivo nella preservazione e valorizzazione della cultura. Questo scambio tra storia, letteratura e cinema dimostra come le arti possano intersecarsi, arricchendo il panorama culturale.
Il convegno ha rappresentato un momento di intensa riflessione sul ruolo della cultura nel cambiamento, invitando tutti a considerare il prezioso tessuto di storie e identità che costituisce l’Italia e il mondo intero.