Il sistema sanitario italiano affronta una sfida significativa a causa dell’invecchiamento della popolazione e della crescente incidenza di malattie croniche. Attualmente, si stima che circa 24 milioni di persone in Italia convivano con patologie croniche. Di fronte a questa realtà , i farmacisti stanno emergendo come attori chiave nella promozione della salute e nella prevenzione, sia primaria che secondaria. Con strumenti diagnostici sempre più sofisticati, è possibile rafforzare la sinergia tra farmacisti e medici, migliorando così gli esiti clinici per i pazienti.
La diffusione delle malattie croniche in italia
L’Italia si sta rapidamente avviando verso un invecchiamento della popolazione che porta con sé una serie di implicazioni per il sistema sanitario. Le malattie croniche, come diabete, ipertensione e patologie cardiovascolari, rappresentano una delle principali cause di disabilità e morte prematura. I dati parlano chiaro: quasi la metà della popolazione adulta è colpita da una o più di queste patologie. Questa situazione genera un incremento dei costi per il sistema sanitario e richiede strategie innovative per la gestione delle cronicità .
Il fenomeno delle malattie croniche non riguarda solamente gli anziani, ma interessa anche fasce più giovani della popolazione che affrontano problematiche di salute legate allo stile di vita, come obesità e sindromi metaboliche. La gestione efficace di queste condizioni richiede un approccio integrato che coinvolga vari professionisti della salute, tra cui farmacisti, medici e specialisti.
Il ruolo del farmacista nella prevenzione
In questo contesto, i farmacisti stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante nel monitoraggio e nella prevenzione delle malattie croniche. La farmacia di prossimità emerge come un punto strategico per la salute pubblica, offrendo servizi di prevenzione e screening a cui la popolazione può accedere facilmente. Attraverso l’utilizzo di strumenti diagnostici come holter pressori e elettrocardiogrammi, i farmacisti possono contribuire attivamente alla diagnosi precoce delle malattie, aiutando i pazienti a ottenere un trattamento tempestivo e adeguato.
La collaborazione tra farmacisti e medici è fondamentale per ottimizzare le cure. I farmacisti non solo possono fornire consigli e informazioni sui farmaci, ma possono anche svolgere attività di monitoraggio e follow-up per assicurarsi che i pazienti seguano correttamente le indicazioni terapeutiche. Questa interazione favorisce un miglioramento dei risultati di salute per i pazienti, riducendo al contempo il carico sul sistema sanitario.
Progetti e iniziative a sostegno della salute pubblica
In occasione dell’evento ‘Ripensare le cronicità : l’impatto delle innovazioni per un SSN sostenibile‘, Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani , ha sottolineato l’importanza di un approccio proattivo nella gestione delle cronicità . A tal proposito, ha annunciato la creazione di un protocollo d’intesa con la Società italiana di cardiologia che mira a ottimizzare i processi di assistenza e a dimostrare l’efficacia di questi modelli di cooperazione.
Questo protocollo punta a facilitare il lavoro sinergico tra farmacisti e cardiologi, permettendo un approccio più coordinato e integrato nella gestione dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari e croniche. Sfruttando le risorse e le competenze disponibili, queste iniziative hanno il potenziale di trasformare l’assistenza sanitaria in Italia, rendendola più accessibile e responsiva alle necessità della popolazione.
Le farmacie stanno sempre più diventando luoghi di riferimento per la salute, dove i cittadini possono ricevere supporto nella prevenzione delle malattie croniche e nella gestione della loro salute. Con un maggiore supporto e riconoscimento della loro funzione, i farmacisti possono contribuire significativamente a un modello di assistenza sanitaria più efficace e sostenibile.
Ultimo aggiornamento il 4 Dicembre 2024 da Laura Rossi