Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha presentato oggi a Roma un importante passo per la salvaguardia delle eccellenze gastronomiche italiane: il passaporto digitale per il Cioccolato di Modica IGP. Questa misura innovativa punta a garantire l’autenticità e la tracciabilità di uno dei prodotti più rinomati del made in Italy, aumentando la fiducia dei consumatori.
La presentazione dell’innovativo strumento al Masaf
L’evento si è svolto nella storica sala Cavour del Ministero, con la partecipazione del sottosegretario Patrizio La Pietra. Durante l’incontro, La Pietra ha sottolineato l’importanza di focalizzarsi sulla qualità piuttosto che sulla quantità nella produzione agroalimentare italiana. “Il passaporto digitale rappresenta un passo avanti fondamentale per la valorizzazione delle nostre IGP e per facilitare il lavoro di chi esegue controlli sui prodotti”, ha dichiarato il sottosegretario. Questa iniziativa rappresenta non solo uno strumento di tracciabilità, ma anche una garanzia di qualità per i consumatori, che possono ora godere dell’autenticità del Cioccolato di Modica.
Il passaporto non è solo un’etichetta; è un contrassegno sicuro e personalizzato, dotato di un sistema digitale che offre dettagli specifici sulla produzione del cioccolato. Grazie a questo strumento, i consumatori possono verificare la provenienza, la sicurezza e la storia del prodotto in maniera immediata.
Le caratteristiche del passaporto digitale
Il passaporto digitale del Cioccolato di Modica è un contrassegno innovativo, realizzato con tecnologie avanzate e simile a una banconota. La protezione si avvale di numerosi elementi di sicurezza, quali la carta filigranata, grafismi di sicurezza, guilloche e l’uso di inchiostri speciali. Questi elementi contribuiscono a garantire l’identità e l’autenticità di ogni barretta, rendendo il prodotto non solo più attendibile, ma anche facilmente riconoscibile.
Una novità significativa è l’inserimento di un QR Code univoco nel contrassegno. Inquadrando questo codice con uno smartphone, i consumatori possono accedere a informazioni dettagliate che attestano l’unicità e la certificazione del prodotto. Questo utilizzo di tecnologia digitale non solo ottimizza l’esperienza dell’utente, ma contribuisce anche a un approccio più trasparente e interattivo al consumo di prodotti alimentari.
Il ruolo del Poligrafico e la tutela del made in Italy
Francesco Soro, amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha partecipato all’evento, evidenziando l’importanza dei contrassegni di sicurezza realizzati dall’istituto. Soro ha ricordato che questi contrassegni non solo garantiscono la qualità del prodotto, ma offrono anche una tutela penale rafforzata. Violare l’emblema della Repubblica, infatti, costituisce un reato specifico, con sanzioni più severe rispetto alla contraffazione comune. Questo conferisce un ulteriore livello di protezione ai prodotti che scelgono di utilizzare il contrassegno.
Inoltre, Soro ha accennato a un possibile nuovo contrassegno per il made in Italy che potrebbe includere anche l’emblema della Repubblica per una protezione aggiuntiva. Questo progetto si sta valutando insieme al ministro Lollobrigida e potrà fornire un’ulteriore opportunità di sicurezza per i prodotti alimentari che decidono di aderire a tale iniziativa.
Il Poligrafico produce annualmente oltre 10 miliardi di contrassegni, con 2,3 miliardi dedicati specificamente alla filiera alimentare. Questo dato rappresenta un impegno costante nella tutela della qualità e dell’autenticità dei prodotti italiani, riflettendo la serietà e la professionalità con cui vengono gestiti i marchi di origine protetta.
Attraverso questi sforzi, l’Italia continua a consolidare la propria immagine di leader nel settore agroalimentare, puntando sul valore dei propri prodotti e sulla trasparenza per i consumatori.
Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano