L'Italia potenzia la propria difesa: il Piano 2024-2026 approvato dal ministro Crosetto

L’Italia potenzia la propria difesa: il Piano 2024-2026 approvato dal ministro Crosetto

Il ministro della Difesa Guido Crosetto presenta il Piano Programmatico Pluriennale 2024-2026, evidenziando investimenti in difesa aerea, modernizzazione delle forze terrestri e marittime, per un totale di 28,5 miliardi di euro.
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L'Italia potenzia la propria difesa: il Piano 2024-2026 approvato dal ministro Crosetto - Gaeta.it

Nel contesto geopolitico attuale, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha delineato le priorità strategiche del Piano Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2024-2026. Durante l’audizione alla commissione Affari esteri e Difesa del Senato, Crosetto ha messo in luce la necessità di potenziare diverse aree, tra cui la difesa aerea, i carri armati e le capacità strategiche nello spazio e nel cyber. Questo approccio mira non solo a migliorare le capacità militari italiane, ma anche a stimolare l’industria nazionale e l’economia del paese.

Sviluppo della difesa aerea e missilistica

Tra le principali priorità indicate dal ministro Crosetto, spicca l’aggiornamento delle capacità nazionali di difesa aerea e missilistica. L’attenzione è rivolta all’acquisizione di sistemi Samp/T, la cui nuova generazione si prefigura come fondamentale, soprattutto alla luce degli insegnamenti appresi dai conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente. Crosetto ha espresso la sua frustrazione riguardo ai ritardi nella produzione, sottolineando che 18 mesi per un sistema sono eccessivi. Ha anche fatto riferimento a un recente ordine di 10 sistemi Samp/T di nuova generazione per l’Italia, annunciando che il paese ha già fornito due sistemi anti-missile all’Ucraina. La possibilità di ulteriori assistenze a Kiev nel prossimo pacchetto di aiuti sembra attualmente remota.

La difesa aerea rappresenta una componente critica dell’architettura di sicurezza, specialmente in un periodo in cui le minacce asimmetriche e i conflitti regionali sono in aumento. L’adozione di sistemi avanzati aumenta non solo la capacità di risposta immediata, ma contribuisce anche alla proiezione della potenza militare italiana in scenari complessi.

Rinnovamento delle forze terrestri e marittime

Il ministro ha altresì evidenziato la necessità di modernizzare la componente pesante terrestre, focalizzandosi su più linee d’azione. Ciò include l’aggiornamento di piattaforme esistenti, come i carri armati Ariete, l’acquisizione di nuovi veicoli blindati e il lancio di un programma per lo sviluppo di piattaforme per la fanteria pesante. Crosetto ha enfatizzato l’importanza di coinvolgere l’industria nazionale in questi progetti, per garantire un ruolo significativo nel programma di sviluppo del futuro MBT .

Parallelamente, l’Italia intende rafforzare la propria capacità di sorveglianza marittima. Questo obiettivo prevede la realizzazione di due ulteriori fregate Fremm di nuova generazione e l’adeguamento dei pattugliatori d’altura, elevandoli alla versione full e apportando un upgrade tecnologico. Un’infrastruttura marittima più robusta è essenziale per garantire la sicurezza degli interessi nazionali, in particolare in un’area ad alta intensità di traffico marittimo e con una crescente attività di attori non statali.

Investimenti significativi e programmazione futura

Il Piano Programmatico Pluriennale per la Difesa prevede un impegno finanziario complessivo di circa 28,5 miliardi di euro per il triennio 2024-2026. Crosetto ha annunciato che verranno avviati 20 nuovi programmi, rimanendo centrato sull’abilitazione delle Forze Armate e sull’integrazione delle capacità produttive della difesa nazionale. Questo sforzo è inteso a garantire un’interazione sinergica tra domanda militare e capacità industriale, per ottimizzare le risorse disponibili e migliorare la resilienza dell’intero apparato.

Attraverso questo piano, l’Italia si posiziona non solo come cliente, ma come attore attivo nell’evoluzione delle proprie capacità difensive. La combinazione di investimenti strategici e un approccio focalizzato sulla tecnologia e l’innovazione permetterà di affrontare le sfide future, garantendo una preparedness adeguata alle esigenze di sicurezza nazionale e internazionale.

Ultimo aggiornamento il 9 Novembre 2024 da Armando Proietti

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