Grazie a un rinnovato interesse per le tecnologie emergenti, l’Italia si sta affermando come uno dei paesi più attivi nell’implementazione dell’intelligenza artificiale tra le nazioni dell’Unione Europea e della Svizzera. Secondo il report ‘EY Italy AI Barometer‘, un’indagine condotta da EY su oltre 4.700 manager in nove paesi europei, il 24% dei lavoratori italiani sta già utilizzando soluzioni di AI, con previsioni di un aumento significativo nei prossimi anni.
Il panorama attuale dell’adozione dell’intelligenza artificiale in Italia
I numeri dell’implementazione dell’AI
L’analisi evidenzia come l’Italia occupi attualmente la terza posizione nella classifica dei paesi europei in termini di utilizzo dell’AI, subito dopo Spagna e Svizzera. Con il 77% degli intervistati che ha già integrato l’AI nei loro processi aziendali, il paese si distingue per il crescente interesse verso queste tecnologie. Il report di EY ha rivelato che il 46% dei manager prevede un incremento rilevante nell’adozione dell’intelligenza artificiale nei prossimi tre anni, suggerendo una forte potenzialità di crescita.
Settori chiave per l’investimento
L’analisi dei settori che beneficeranno maggiormente dall’adozione dell’AI mostra come i servizi finanziari, il settore immobiliare e il retail e consumer products siano tra i principali motori di investimento. Circa un’azienda italiana su tre segnala l’AI come una priorità per il prossimo anno, segnalando un interesse significativo per il miglioramento delle operazioni e l’aumento della competitività.
Le aziende e le risposte dei manager
Una visione positiva sull’AI
Il report ‘EY Italy AI Barometer‘ ha anche messo in luce la percezione positiva che i manager hanno riguardo all’impatto dell’intelligenza artificiale sui profitti aziendali. Quasi il 60% dei dirigenti ritiene che l’adozione dell’AI possa portare a una crescita dei ricavi e a un significativo risparmio sui costi operativi. Questo dato dimostra una chiara tendenza verso l’integrazione delle nuove tecnologie nei processi decisionali delle aziende, favorendo l’efficienza e la predisposizione a innovare.
Settore pubblico e incertezze
Tuttavia, non tutti i settori stanno rispondendo con la stessa prontezza. Mentre il settore energetico, finanziario e media/telecomunicazioni si mostrano proattivi, il settore pubblico evidenzia una maggiore incertezza sulle competenze richieste per una corretta implementazione dell’AI. Questo potrebbe impedire una transizione rapida verso l’adozione di tecnologie avanzate, ostacolando potenziali miglioramenti nella gestione dei servizi pubblici.
Prospettive future dell’AI in Italia
L’importanza dell’investimento per le aziende
Secondo Giuseppe Santonato, AI Transformation Leader di EY Italia, investire nell’intelligenza artificiale oggi rappresenta un’opportunità strategica per le aziende italiane. Questo investimento non solo consente di posizionarsi come leader in un mercato in evoluzione costante, ma promuove anche una cultura dell’innovazione all’interno delle organizzazioni. L’adozione dell’AI, quindi, non è solo una questione di modernizzazione, ma una necessità per rimanere competitivi.
La sfida dell’adeguamento competitivo
Il report sottolinea anche come le aziende che decideranno di non investire nell’AI rischiano di restare indietro rispetto ai concorrenti che sfruttano queste tecnologie. La continua evoluzione dei bisogni dei consumatori e delle dinamiche di mercato richiederà di rimanere al passo con le innovazioni, rendendo fondamentale la preparazione e l’adattamento a questi cambiamenti.
L’impatto dell’intelligenza artificiale sta prendendo piede in Italia e le prospettive sono promettenti. Con una crescita prevista nei prossimi anni, le aziende dovranno focalizzarsi sulle opportunità offerte dall’AI, lavorando per affrontare le sfide legate all’adozione e per cominciare a ottenere risultati tangibili nel breve termine.