Con l’aumento delle locazioni brevi e l’afflusso di turisti previsto per il Giubileo, l’Italia ha deciso di adottare misure più severe nei confronti del self check-in. Recentemente, il Ministero dell’Interno ha emesso una circolare che rende illegale l’utilizzo di key-box e pulsantiere. Queste soluzioni consentivano ai clienti di accedere autonomamente alle proprietà senza l’intervento diretto del gestore. Tale iniziativa segue l’esigenza di garantire maggiori controlli sulle identità degli ospiti e di fronteggiare le sfide legate alla sicurezza pubblica.
Il divieto del self check-in
La nuova regolamentazione stabilisce che l’identificazione degli ospiti delle strutture ricettive deve avvenire in forma diretta. Questo significa che le strutture devono compilare e inviare le generalità degli ospiti alle autorità competenti entro 24 ore dall’arrivo. Il Viminale ha chiarito che le modalità di identificazione automatizzata non soddisfano i requisiti legali. La disposizione proviene dal crescente fenomeno delle locazioni brevi, cui si aggiungono eventi di rilevanza nazionale che attrarranno milioni di visitatori. Ciò implica la necessità di una maggiore sicurezza, specialmente in contesti legati a manifestazioni politiche, culturali e religiose.
Questo divieto si inserisce in un contesto di mutata attenzione verso la gestione degli alloggi turistici in Italia, dove il monitoraggio delle identità diventa prioritario. I gestori non possono più permettere un accesso privo di controllo documentale, che da oggi è ritenuto un fattore di rischio che può compromettere l’ordine pubblico.
La posizione del governo
Matteo Piantedosi, il Ministro dell’Interno, ha sottolineato che l’uso delle key-box è un modello che deve essere superato. In questo modo, il ministero intende affrontare le carenze normative e i rischi associati all’alloggiamento di individui pericolosi, che potrebbero avere legami con organizzazioni criminali o terroristiche. Le misure sono state attuate non solo per il miglioramento degli standard di sicurezza, ma anche per tutelare la regolamentazione del settore turistico.
La revisione delle norme evidenzia un approccio rigido riguardo ai canali di accesso e gestione nelle strutture ricettive. Ora sarà fondamentale che tutti i gestori si adeguino a queste disposizioni, pena sanzioni o chiusura delle attività in caso di violazioni.
Impatti sul settore turistico
Queste nuove restrizioni potrebbero influenzare notevolmente il modello di business degli affitti brevi, potenzialmente portando a una revisione delle pratiche di gestione. La flessibilità che il self check-in garantiva ai turisti, soprattutto in situazioni di viaggio autonome e a distanza dai gestori, rischia di ridursi significativamente.
L’impatto sulle strutture ricettive sarà visibile sia in un aumento del carico di lavoro amministrativo nella raccolta e comunicazione dei dati degli ospiti che in una possibile diminuzione della competitività rispetto ai modelli di accoglienza più snelli, come quelli di altre nazioni. Le realtà che non si adeguano rapidamente alle nuove regolazioni potrebbero trovarsi svantaggiate nel mercato.
Con tali cambiamenti, l’interpretazione e l’applicazione delle normative diventeranno cruciali per il futuro del turismo in Italia, che mira a rilanciare il settore in un periodo di crescita. La speranza è che queste misure possano aumentare la fiducia dei turisti e garantire soggiorni più sicuri e controllati per tutti.
Ultimo aggiornamento il 3 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano