Roma, la città eterna, è un luogo ricco di storia, cultura e monumenti che affascinano milioni di turisti ogni anno.
Tra i suoi tesori meno noti, ma altrettanto affascinanti, ci sono le fontanelle pubbliche, affettuosamente chiamate “nasoni” dai romani. Queste fontanelle, sparse in tutta la città, non sono solo un simbolo di Roma, ma anche un elemento essenziale della vita quotidiana. Tra queste, una in particolare attira l’attenzione di chi passeggia nei pressi del Pantheon: la Fontanella delle Tre Cannelle.
Situata in Piazza della Rotonda, proprio di fronte al maestoso Pantheon, la Fontanella delle Tre Cannelle è un piccolo gioiello che spesso passa inosservato ai turisti distratti dallo splendore del monumento antico. Il suo nome deriva dalle tre bocchette originali da cui sgorgava l’acqua, anche se oggi la sua caratteristica principale è la singola cannella ricurva che ricorda la forma di un naso umano, da cui il soprannome “nasone”.
Un gioiello nel cuore di Roma
La storia di questa fontanella è affascinante e riflette l’evoluzione delle politiche idriche della Capitale. Negli anni ’80 del Novecento, la crescente necessità di ridurre il consumo idrico spinse il Comune di Roma a introdurre una modifica significativa alle fontanelle storiche. Fu installata una manopola per controllare il flusso dell’acqua, un’aggiunta che però si rivelò esteticamente sgradevole e poco pratica. Col tempo, queste manopole furono rimosse e le fontanelle tornarono alla loro forma originaria, mantenendo il loro flusso continuo d’acqua.
Tuttavia, le fontanelle di Roma hanno affrontato una nuova sfida nel 2017, quando un provvedimento per limitare il consumo idrico ha portato alla chiusura di oltre 2.800 nasoni. Sebbene il consumo d’acqua delle fontanelle rappresentasse solo l’1% del fabbisogno idrico totale della città, la decisione è stata vista come un passo necessario verso la sostenibilità. Nonostante ciò, molte fontanelle, tra cui quella in Piazza della Rotonda, sono rimaste operative, continuando a servire i cittadini e i turisti con acqua fresca e potabile.
Oggi, passeggiando per il centro storico di Roma, si possono ancora trovare circa 300 fontanelle. Queste non solo offrono refrigerio nelle calde giornate estive, ma rappresentano anche un pezzo di storia vivente della città. Alcune di esse, come quelle in Via della Cordonata vicino ai Mercati di Traiano, sono sopravvissute alle modifiche del tempo e sono diventate un simbolo della resistenza e dell’ingegno romano.
La Fontanella delle Tre Cannelle in Piazza della Rotonda non è solo un punto dove dissetarsi, ma anche un luogo di incontro, un angolo di tranquillità in mezzo al trambusto turistico. Mentre ci si ferma per bere un sorso d’acqua fresca, si può ammirare il panorama unico del Pantheon, una delle costruzioni antiche meglio conservate al mondo, e riflettere su come questi due elementi, così diversi ma complementari, rappresentano l’essenza stessa di Roma.
La presenza di queste fontanelle è un promemoria della generosità della città e del suo impegno a mantenere viva una tradizione che risale ai tempi antichi. In una città dove il passato e il presente si intrecciano costantemente, i nasoni continuano a raccontare storie di un’epoca in cui l’acqua non era solo una necessità, ma anche un dono prezioso, accessibile a tutti. Per chi visita Roma, scoprire queste fontanelle è un modo per entrare in contatto con la città in modo autentico, lontano dai circuiti turistici più battuti. E per i romani, esse rappresentano un legame tangibile con la propria storia, un simbolo di identità che continua a scorrere, proprio come l’acqua che da secoli sgorga incessantemente.