La guerra, con i suoi orrori e le sue conseguenze, è il tema centrale di “The Return”, l’ultima opera del regista italiano Uberto Pasolini. Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival, questo film rappresenta una nuova interpretazione dell’Odissea, l’antico poema di Omero, rielaborata da Pasolini insieme a Edward Bond e John Collee. La pellicola, che uscirà negli Stati Uniti il 6 dicembre 2023 e in Italia nel 2025, offre uno sguardo profondo e attuale su un classico immutabile. La sua presentazione è prevista per il 19 ottobre alla Festa del Cinema di Roma.
Il cast d’eccezione
Ralph Fiennes e Juliette Binoche: un’alleanza da Oscar
Il film vanta uno straordinario cast che vede protagonisti due attori di fama internazionale: Ralph Fiennes e Juliette Binoche. La loro collaborazione segna un ritorno significativo, poiché la coppia non lavorava insieme dal 1996, anno in cui hanno incantato il pubblico con “Il paziente inglese”, una pellicola che ha ottenuto ben nove premi Oscar. In “The Return”, Fiennes e Binoche tornano a interpretare rispettivamente Odisseo e Penelope, una relazione che promette di esplorare nuovi lati della loro connessione artistica.
Binoche ha condiviso le sue emozioni dopo la proiezione: “Siamo rimasti amici in tutti questi anni e sono felice di essere tornata a lavorare con Ralph”. L’attrice ha descritto Penelope come una figura quasi “paziente”, che si prenda cura del suo “nuovo paziente” nel contesto della storia, dove il conflitto e il dolore interiore giocano un ruolo fondamentale. Nonostante la loro intensa relazione, Pasolini ha scelto di mantenere i due attori lontani per gran parte del film, permettendo loro di riunirsi solo nell’ultima scena, creando così un effetto drammatico e di attesa.
Il giovane Telemaco: Charlie Plummer in un ruolo complesso
Nel film, il giovane Charlie Plummer interpreta Telemaco, il figlio di Ulisse e Penelope. Telemaco è un personaggio tormentato, che vive sotto la costante minaccia dei pretendenti della madre, i quali aspirano a sostituire Odisseo. La sua lotta interiore per dimostrare di essere all’altezza del padre infonde una ulteriore profondità al racconto. Il suo percorso di crescita e la ricerca della propria identità rappresentano una chiave di volta nella narrazione, rendendo il film ancora più significativo e attuale.
Un film attuale su temi senza tempo
La guerra come sfondo: riflessioni moderne
Uberto Pasolini ha dichiarato che questo film arriva in un momento in cui le atrocità della guerra sono ancora ben visibili nel mondo contemporaneo, affermando: “Erano 70 anni che non se ne faceva uno sull’argomento”. L’opera si distingue non solo per la sua attualità, ma anche per il modo in cui riflette sul concetto di ritorno, sia di Ulisse nella sua patria, sia di tutti quei soldati che tornano a casa dopo un conflitto.
Pasolini chiarisce che la sua odissea non include divinità, mostri o viaggi epici, ma si concentra esclusivamente sul “momento del ritorno” di un soldato. “Noi rappresentiamo solo un pezzo dell’Odissea, la parte finale”, ha commentato il regista, sottolineando l’intenzione di esplorare in modo più complesso le dinamiche psicologiche e familiari che circondano il tema del ritorno. Questa rappresentazione è destinata a risuonare con chiunque abbia vissuto l’esperienza della separazione e della riunificazione con i propri cari.
Pasolini e la tradizione: un’eredità da reinterpretare
L’efficacia di “The Return” si poggia sulla reinterpretazione di un classico della letteratura. L’Odissea è una storia che ha plasmato la cultura e l’immaginario collettivo nel corso dei secoli, e Pasolini si propone di rinnovarne il messaggio. Attraverso questo adattamento, il regista rivela il potere delle storie di guerra di essere sia antiche che attuali, challengeando le generazioni a guardare con occhi nuovi temi di dolore, resilienza e unione familiare.
La scelta di riportare in vita un’opera di tale portata si inserisce in un contesto culturale più ampio, dove il revival di classici letterari continua a stimolare dibattiti e riflessioni sul mondo contemporaneo. “The Return” rappresenta una prospettiva fresca e necessaria sulla guerra e le sue conseguenze, rendendola imperdibile per chi è appassionato di cinema e cultura.
Ultimo aggiornamento il 8 Settembre 2024 da Sara Gatti