Nell’ambito del Pentathlon della Cucina, svoltosi a Marina di Carrara, l’olio extravergine d’oliva italiano ha assunto un ruolo di assoluto rilievo, rivelando l’importanza di questo ingrediente nelle pratiche culinarie e nella dieta quotidiana. Organizzato dalla Confederazione Italiana Cuochi e Artigiani per l’Enogastronomia e dai Cuochi Scaligeri di Verona, l’evento ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sui valori intrinseci legati alla produzione e al consumo di olio EVO.
Un’intera giornata dedicata all’olio extravergine d’oliva
La manifestazione ha coinvolto chef e esperti in una serie di dibattiti e showcooking, finalizzati a esaltare l’eccellenza della ristorazione italiana. Un aspetto centrale di questa giornata è stata l’importanza dell’olio extravergine d’oliva nella dieta. Al termine di ogni gara, i riconoscimenti per il miglior utilizzo dell’olio sono stati assegnati da Unapol e La Finezza, che hanno sottolineato l’abilità degli chef nell’impiegare questo prezioso ingrediente nei loro piatti. La competizione ha messo in luce non solo la creatività degli chef, ma anche il profondo legame che esiste tra il cibo e la salute.
Attraverso showcase pratici e presentazioni, i partecipanti hanno avuto la possibilità di comprendere come l’olio EVO possa arricchire non solo i sapori, ma anche il valore nutrizionale dei piatti. L’olio extravergine, grazie alle sue qualità organolettiche, svolge un ruolo chiave nella Dieta Mediterranea, contribuendo a un’alimentazione bilanciata e salutare.
Il ruolo fondamentale di Unapol e del presidente Tommaso Loiodice
Durante l’evento, Tommaso Loiodice, Presidente di Unapol, ha condiviso la missione del Consorzio che rappresenta più di 15.000 produttori olivicoli in Italia. La sua intervento ha messo in evidenza l’importanza di proteggere la biodiversità e valorizzare gli oli monovarietali, fondamentali per la qualità della produzione italiana. Accompagnato dalla giornalista Rosaria Castaldo, Loiodice ha evidenziato come l’olio EVO rappresenti non solo un alimento, ma un simbolo della cultura gastronomica italiana.
Uno dei temi emersi è stato l’impatto delle nuove generazioni sul consumo di olio extravergine. Unapol ha avviato il progetto “Pane e Olio” nelle scuole, per incentivare i giovani a scoprire e apprezzare la merenda tradizionale. Ricerche recenti mostrano che i bambini stanno diventando più consapevoli della qualità degli alimenti, modellando le loro scelte alimentari in modo più informato rispetto agli adulti.
Showcooking e formazione: il contributo di esperti culinari
La manifestazione ha incluso la partecipazione dello chef Umberto Vezzoli, brand ambassador di Unapol e La Finezza, che ha condotto uno showcooking intitolato “Piatto unico per i più piccoli”. Nella sua dimostrazione, Vezzoli ha creato una ricetta basata su un olio EVO monovarietale Peranzana, mostrando come possa essere un elemento fondamentale per una dieta equilibrata sin dall’infanzia. La ricetta ha messo in luce il potere del gusto e del benessere che l’olio extravergine sa offrire.
Un’altra figura di rilievo è stata quella del Dott. Alfredo Marasciulo, Capo Panel del Comitato di Assaggio riconosciuto dal MIPAAF presso l’Università degli Studi di Bari. Marasciulo ha condotto una masterclass nel quale gli studenti degli istituti alberghieri hanno avuto la possibilità di apprendere le caratteristiche sensoriali dell’olio extravergine. Durante l’incontro, sono stati discussi con gli chef in gara gli accostamenti con gli alimenti, per migliorare le tecniche e la presentazione dei piatti.
Un patrimonio da preservare e valorizzare
Gli eventi e i dibattiti hanno trasmesso un messaggio chiaro e potente: l’olio extravergine di oliva è un patrimonio inestimabile per l’Italia, non solo dal punto di vista culinario ma anche come espressione della cultura e dell’identità nazionale. La necessità di promuovere e diffondere la conoscenza di questo ingrediente, insieme a pratiche di consumo consapevole, emerge come un obiettivo fondamentale per garantire il suo futuro nel panorama gastronomico italiano. La tutela dell’olio non è solo una questione di gusto, ma rappresenta un impegno collettivo per garantire la salute e il benessere delle generazioni future, commemorando così un valore che si tramanda nel tempo.