Il consiglio regionale della Liguria ha aperto la seduta di questa mattina con un momento dedicato alla memoria di papa Francesco, deceduto ieri. La figura del pontefice è stata ricordata con parole di cordoglio dal presidente Stefano Balleari, che ha richiamato le sue origini liguri e l’importanza della sua visita a Genova nel 2017. L’intera aula ha osservato un minuto di silenzio, in segno di rispetto per la scomparsa di un uomo considerato un punto di riferimento spirituale e sociale a livello globale.
il messaggio di cordoglio del presidente e il ricordo degli anni di pontificato
L’apertura dei lavori del consiglio regionale è stata segnata dal messaggio letto da Stefano Balleari, presidente dell’assemblea, che ha sottolineato l’impatto di papa Francesco nel corso dei suoi dodici anni di pontificato. Balleari ha definito il pontefice “un grande uomo e un grande pastore” che ha guidato la Chiesa in un periodo di notevoli trasformazioni mondiali. Ha poi ricordato come il mondo nel 2013, anno in cui Bergoglio è stato eletto, fosse attraversato da molte incertezze, forse ancora più profonde rispetto a quelle attuali.
Il messaggio ha evidenziato il richiamo costante fatto da Francesco al coraggio di cambiare strada, scegliendo tempi e azioni che puntassero a “non distruggere, ma coltivare, riparare, custodire”. Queste parole hanno ricordato il modo in cui il pontefice ha sollecitato una svolta morale e sociale, invitando la comunità globale a impegnarsi per una convivenza più attenta e responsabile. Questo concetto è stato proposto come un’eredità di valore, che il consiglio regionale ha deciso di ricordare con particolare rispetto e partecipazione.
le radici liguri di papa Francesco, un legame con la terra e la comunità locale
Il presidente Balleari ha dedicato una parte del suo saluto alle origini famigliari di Jorge Mario Bergoglio, che collegano il pontefice alla Liguria. Bergoglio nacque in Argentina, ma la famiglia dei suoi genitori era originaria proprio di questa regione. La nonna materna arrivava da Santa Giulia, una frazione in collina sulle alture di Lavagna; mentre quella paterna proveniva da Piana Crixia, in Valbormida. Questo legame ha permesso alla Liguria di sentirsi in qualche modo vicina a una figura che ha segnato un’epoca.
Queste radici sono state più volte richiamate nel corso di interventi e celebrazioni legate a papa Francesco, sia in ambito religioso che civico. La presenza della famiglia e delle antenate in queste località ha rappresentato un punto di contatto forte tra la terra ligure e un pontefice considerato da molti un riferimento mondiale. Il legame con queste comunità regionali fa parte della storia personale del papa, e sia la popolazione che le autorità locali ne riconoscono il valore simbolico.
la visita del 27 maggio 2017 a Genova e l’accoglienza della città
Un ricordo importante emerso nel discorso al consiglio regionale è stata la visita di papa Francesco a Genova, avvenuta il 27 maggio 2017. Quell’evento rappresenta un momento di notevole significato per la città e l’intera regione Liguria. La visita del pontefice si collocò a nove anni di distanza da quella di Benedetto XVI, generando grande attesa e partecipazione.
La città di Genova accolse circa centomila fedeli provenienti non solo dalla Liguria ma anche da territori limitrofi. Questo afflusso testimonia l’impatto che la figura di Francesco aveva sul territorio. L’evento si distinse per la sua vastità e partecipazione popolare, mai registrata prima per un pontefice nella città capoluogo della Liguria. La visita suscitò momenti di intensa commozione e riflessione, in linea con il messaggio etico e spirituale trasmesso dal pontefice durante quella giornata.
un’eredità che resta, commemorazione e ricordo nel cuore della Liguria
Il presidente Balleari ha concluso il suo intervento con un saluto che ha caricato di sentimento la commemorazione. Ha ricordato come il magistero di papa Francesco non si esaurisca con la sua scomparsa, bensì rimanga vivo attraverso l’eredità di valori e messaggi che ha trasmesso nei suoi anni di guida della chiesa. Non va sottovalutato, dunque, il peso che questa figura continuerà ad avere nelle coscienze e nelle pratiche religiose.
La decisione di salutare il pontefice “con il cuore colmo di tristezza”, ma con la consapevolezza che riposi “nella pace del Signore”, esprime il senso di comunità e fede che attraversa la Liguria. In una terra che ha accolto la sua figura e riconosciuta una parte della sua identità, il ricordo si mantiene acceso attraverso iniziative e momenti istituzionali come quello di oggi. L’omaggio nel consiglio regionale sancisce ufficialmente la memoria di papa Francesco tra i protagonisti della storia recente della regione.