Le liste d’attesa nel settore sanitario rimangono un argomento delicato in Lombardia. Durante la sottoscrizione di un protocollo d’intesa per riqualificare l’ospedale di Alzano Lombardo, il presidente regionale Attilio Fontana ha affrontato il tema con chiarezza, spiegando le problematiche e le opportunità per migliorare il sistema.
le confusioni sulle risorse disponibili
Il presidente Fontana ha messo in evidenza come sia stata creata confusione riguardo alle risorse finanziarie per la sanità. Ha precisato che non ci sono stati scontri con il governo, ma piuttosto un dialogo costante. In base alle informazioni fornite, la Lombardia ha utilizzato tutti i fondi assegnati, facendo una richiesta di aumento della percentuale di spesa da 0,4 a 0,7. La questione centrale non risiede solo nell’allocazione di maggiori risorse, ma nella necessità di rivedere completamente l’organizzazione del sistema sanitario regionale.
la necessità di una riforma strutturale
Fontana ha sottolineato l’urgenza di trovare soluzioni innovative per affrontare le criticità delle liste d’attesa. A suo avviso, continuare a immettere nuove risorse senza una pianificazione strategica porta a un incremento della domanda che supera l’offerta. Paragonando la situazione a un “serpente che si mangia la coda”, ha evidenziato il bisogno di una riforma profonda e di un cambiamento di approccio alla sanità. È chiaro che non si può continuare a operare con le stesse logiche di sempre, ma occorre fare un passo avanti, coinvolgendo tutti gli attori della sanità per garantire un servizio più efficiente e adeguato alle necessità della popolazione.
il futuro della sanità in lombardia
Il protocollo d’intesa sottoscritto per il presidio ospedaliero di Alzano Lombardo rappresenta un segno tangibile dell’impegno della Regione per migliorare l’assistenza sanitaria. Fontana ha affermato che questa iniziativa si inserisce all’interno di una visione più ampia, che mira a promuovere una significativa ristrutturazione del modello sanitario. I cambiamenti richiesti non possono essere realizzati in modo isolato, ma necessitano di un coinvolgimento attivo delle istituzioni, degli operatori e dei cittadini. In questo contesto, si prevede che le prossime mosse siano orientate verso una gestione più coordinata e razionale delle risorse disponibili, con l’obiettivo di garantire servizi migliori e ridurre le liste d’attesa.