Il crescente fenomeno della violenza negli ambienti sanitari ha sollecitato la Regione Lombardia a adottare misure specifiche per tutelare il personale che ogni giorno si dedica alla salute dei cittadini. La giunta regionale ha approvato una delibera che si propone di garantire maggiore sicurezza a medici, infermieri e operatori sanitari, attraverso un insieme di interventi mirati volti a prevenire e gestire aggressioni.
Le misure previste per garantire la sicurezza
La delibera approvata dalla Regione Lombardia si basa su diverse iniziative, tutte finalizzate a creare un ambiente di lavoro più sicuro. Tra le misure più rilevanti figura l’installazione di sistemi di videosorveglianza e di pulsanti antipanico negli ospedali. Questi strumenti, già attivi in alcune strutture sanitarie, sono considerati essenziali per monitorare e prevenire episodi di violenza.
In aggiunta, è previsto l’introduzione di un servizio di sicurezza interno. Questo permetterà di garantire una presenza costante di personale autorizzato che possa intervenire rapidamente in caso di situazioni critiche. Al tempo stesso, verrà fornito supporto psicologico e legale ai lavoratori, per affrontare nel modo migliore le conseguenze di eventuali aggressioni e per sensibilizzare il personale a riconoscere segnali di allerta in situazioni potenzialmente pericolose.
Monitoraggio e segnalazione degli episodi di violenza
Un dettaglio fondamentale della delibera è la creazione di un sistema di monitoraggio e segnalazione degli episodi di violenza. Questo avverrà tramite strumenti di ‘incident reporting’ che permetteranno di raccogliere dati sui casi di aggressione. Tali informazioni verranno gestite dall’Agenzia di Controllo del Servizio Socio-Sanitario, che avrà il compito di analizzare e monitorare costantemente la situazione all’interno delle strutture sanitarie.
Combinando un controllo attento degli eventi con l’adozione di misure preventive, la Regione mira a creare un contesto dove il personale possa lavorare in tranquillità . Un ambiente confortevole per pazienti e dipendenti è considerato un aspetto cruciale per migliorare l’efficacia del servizio offerto.
Formazione del personale e strategie di prevenzione
Un altro elemento di grande rilevanza nella delibera riguarda la formazione del personale. Sono previsti corsi specifici che tratteranno tecniche di ‘de-escalation’, gestione del rischio e autodifesa. Questi corsi hanno l’obiettivo di fornire agli operatori gli strumenti necessari per affrontare in modo sicuro e consapevole situazioni di potenziale violenza.
L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha evidenziato come questo provvedimento sia fondamentale per garantire un ambiente di lavoro più sereno e sicuro. Ha ribadito l’impegno della Regione nel contrastare episodi di violenza, in particolare quelli che si verificano nei reparti più esposti, come il Pronto Soccorso.
Collaborazione tra istituzioni e operatori sanitari
L’assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni, le aziende sanitarie e gli operatori sanitari. Secondo lui, l’aggressione al personale sanitario rappresenta un problema grave e ingiustificabile. La delibera è vista come una continuazione di un percorso di miglioramento iniziato in precedenza, che include anche l’uso di bodycam per gli operatori del servizio emergenze Areu.
Queste azioni dimostrano l’impegno della Regione Lombardia nel garantire la sicurezza del personale e nel migliorare le condizioni lavorative nel settore sanitario, in un momento in cui la violenza contro gli operatori è un tema di rilevanza crescente.
Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano