La Lombardia si prepara a brillare al Vinitaly 2025, in programma a Verona dal 6 al 9 aprile. Con oltre 150 cantine che rappresenteranno il cuore pulsante della vitivinicoltura regionale, i visitatori potranno scoprire una straordinaria varietà di vini, con almeno mille etichette pronte per essere degustate. Questo evento non è solo un’occasione per celebrare il vino, ma anche per evidenziare la crescita di un settore che ha visto un incremento esponenziale nel valore delle esportazioni negli ultimi anni.
Crescita esponenziale dell’export vinicolo lombardo
Negli ultimi 15 anni, l’export dei vini lombardi ha fatto registrare una notevole crescita, raddoppiandosi rispetto al 2009. Il valore è passato da 176 milioni di euro a oltre 312 milioni di euro nel 2024, testimonianza di un mercato sempre più competitivo e apprezzato a livello internazionale. Questo trend positivo è il risultato di un impegno costante da parte dei produttori, che hanno saputo adattarsi e innovare, mantenendo altissimi standard di qualità e sostenibilità .
Il dinamismo dell’industria vinicola lombarda si traduce in un’ottima reputazione a livello globale. Le cantine lombarde non solo exportano vini, ma rappresentano anche il valore di un territorio ricco di tradizione e innovazione. Ogni etichetta racconta la storia di una regione che ha saputo unire sapientemente il passato con le nuove tendenze nel mondo del vino.
La vendemmia 2024: sfide e risultati
La vendemmia del 2024, sebbene influenzata da condizioni meteorologiche non ottimali, ha portato a una produzione di 935 mila ettolitri di vino, ciò corrisponde a circa 125 milioni di bottiglie. Un dato che evidenzia la resilienza dei viticoltori lombardi che, nonostante le difficoltà , continuano a garantire prodotti di alta qualità . Ben l’86% della produzione è rappresentato da vini a Denominazione di Qualità , superando significativamente la media nazionale, fermata invece al 75%.
Questo risultato non è da sottovalutare, poiché parla dell’attenzione e della cura che i produttori lombardi pongono nel loro lavoro quotidiano. I vini a Denominazione sono sinonimo di un processo produttivo che rispetta regole severe di qualità e tipicità , offrendo ai consumatori non solo un prodotto, ma un’esperienza sensoriale unica.
Un settore che genera occupazione e opportunitÃ
Il settore vitivinicolo lombardo non si limita solo alla produzione di vino, ma ha un impatto significativo sull’economia regionale. Il presidente Attilio Fontana, durante la presentazione del padiglione lombardo al Vinitaly, ha sottolineato l’importanza di questo patrimonio vitivinicolo non solo per il suo valore culturale, ma anche per il contributo economico che offre alla regione. Le 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt lombarde rappresentano un insieme di denominazioni che riflettono la diversità e la ricchezza del territorio.
Quasi 3 mila imprese attive in questo settore hanno creato opportunità di lavoro e garantito occupazione stabile. Negli ultimi dieci anni, gli occupati nel comparto sono aumentati dell’11,2%, raggiungendo quasi 6.500 lavoratori, senza contare i tantissimi addetti stagionali e dell’indotto. Questo si traduce in una risposta concreta a momenti di incertezza economica, confermando la solidità del settore vitivinicolo lombardo come un importante motore di sviluppo economico.
Le attese per il Vinitaly 2025 sono quindi elevate e si preannunciano quattro giorni dedicati non solo al buon vino, ma anche a un rilevante scambio culturale e commerciale che mette in luce l’eccellenza della Lombardia.