Il 18 aprile 2002 è una data che rimarrà impressa nella memoria della Lombardia. In quel giorno tragico, un aereo colpì il 26esimo piano del grattacielo Pirelli, causando la morte di due dipendenti regionali. La regione ha commemorato l’evento, sottolineando non solo la gravità della perdita, ma anche il cambiamento che questa tragedia ha comportato nelle dinamiche lavorative della Giunta.
La commemorazione del governatore Fontana
In occasione della commemorazione, il governatore Attilio Fontana, che all’epoca ricopriva la carica di presidente del Consiglio regionale, ha espresso i suoi sentimenti di tristezza e orgoglio per la reazione di fronte a questa crisi. Fontana ha dichiarato: “Un evento che non dimenticheremo, non solo per la gravissima perdita di due avvocati apprezzati e stimati, ma perché rappresenta una linea di demarcazione tra un ‘prima’ e un ‘dopo’.” Il ricordo di Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito, le due vittime, è stato centrale nei suoi interventi. Fontana ha testimoniato come la tragedia abbia spinto la Giunta a riorganizzarsi in un contesto di grande difficoltà .
Gli effetti dell’incidente sul funzionamento della Giunta
L’incidente ha portato all’inagibilità del grattacielo Pirelli, già oggetto di lavori di restauro. Questo ha costretto la Giunta a trovare soluzioni alternative per il lavoro quotidiano. Fontana ha ricordato la decisione di spostare le riunioni del Consiglio regionale all’interno di una tensostruttura, innovativa per l’epoca. Questa scelta ha dimostrato la capacità dell’ente di adattarsi a situazioni di emergenza, assicurando così la continuità delle attività amministrative.
L’eredità del 18 aprile: la ripresa e la resilienza
Il governatore ha parlato della ripresa del personale della Regione, evidenziando come la comunità lombarda abbia affrontato il trauma con determinazione. “L’eredità che l’incidente ci lascia è il ricordo di Annamaria e Alessandra, ma anche la straordinaria capacità di ripresa del nostro personale,” ha affermato Fontana, richiamando la solidarietà e il senso di responsabilità che ha caratterizzato la risposta dell’amministrazione.
La vicenda ha unito i dipendenti regionali, che si sono rimboccati le maniche per tornare rapidamente al lavoro, affrontando le difficoltà con coraggio e impegno. Questa reazione è diventata emblematicamente rappresentativa dello spirito lombardo, segnando una nuova fase nella storia della Giunta.
Riflessioni sulla memoria e il futuro
In un momento di commemorazione come questo, è fondamentale mantenere viva la memoria delle vittime e imparare dagli eventi passati. La tragedia del 18 aprile ha avuto un impatto duraturo non solo a livello istituzionale, ma anche nella percezione della sicurezza e nell’organizzazione del lavoro. La Regione Lombardia, attraverso queste commemorazioni, trova un modo per onorare le persone che hanno perso la vita e per riflettere sull’importanza della resilienza in situazioni di crisi. La memoria di Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito continuerà a guidare le future generazioni nella costruzione di un ambiente di lavoro più sicuro e consapevole.