Nei recenti mesi, la Compagnia di Tarquinia ha intensificato le azioni di controllo sul territorio, seguendo un piano ben definito per garantire la legalità nel settore dei giochi e delle scommesse. Queste operazioni hanno come obiettivo il contrasto a tutte le forme di gioco illegale e irregolare. Attraverso interventi mirati e un lavoro investigativo approfondito, i finanzieri hanno scoperto irregolarità significative che coinvolgono operatori della zona.
Scoperta di un centro scommesse illegale a Canino
Un caso emblematico emerso dalle operazioni è la scoperta di un centro scommesse ubicato a Canino, in provincia di Viterbo. Tra il 2022 e il 2024, si stima che questa struttura abbia accettato giocate su eventi sportivi e simulati per oltre un milione di euro, operando per conto di un bookmaker maltese. Questo operatore non possedeva alcuna autorizzazione per la raccolta fisica di scommesse e ha omesso di versare le tasse dovute per tali operazioni.
Le attività ispettive dei finanzieri si sono concentrate sulla raccolta di prove e sul calcolo del volume complessivo delle scommesse, permettendo così di segnalare il caso all’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Viterbo. Gli accertamenti hanno portato alla quantificazione della base imponibile non dichiarata, della tassa da versare e all’applicazione di sanzioni, che includono anche la chiusura dell’attività .
Interventi a Blera: operatori senza autorizzazione
Un altro intervento importante ha avuto luogo nel comune di Blera, sempre nella provincia di Viterbo. Qui, i finanzieri hanno identificato un operatore commerciale che, privo di qualsiasi titolo autorizzatorio, consentiva l’utilizzo di quattro postazioni di computer fisse per il gioco online. Questi strumenti erano destinati all’accesso a giochi promozionali e piattaforme di gioco, illeciti secondo le normative vigenti.
Le Fiamme Gialle, dopo aver registrato le violazioni, hanno proceduto con il sequestro amministrativo dei computer utilizzati. Per questo tipo di infrazioni, la legge prevede sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da 5.000 a 50.000 euro per ciascun apparecchio coinvolto. Queste azioni riflettono un impegno continuo nel garantire il rispetto della normativa da parte di tutti gli operatori del settore, proteggendo così i consumatori e le categorie vulnerabili.
La battaglia contro la criminalità economica nel settore dei giochi
Il fenomeno del gioco pubblico rimane uno dei settori più vulnerabili alla criminalità economica, con numerosi attori che cercano di trarre profitto da operazioni illecite. La Guardia di Finanza ha il compito di monitorare attentamente questo ambito, vigilando sulla legalità e sulla protezione degli operatori autorizzati e degli utenti, in particolare dei minori.
L’impegno delle Fiamme Gialle non si limita al contrasto diretto delle irregolarità , ma si estende a un’azione preventiva volta a tutelare la legalità nel comparto. Questo include operazioni di sensibilizzazione sugli effetti negativi del gioco illegale e l’informazione delle comunità locali sulle problematiche connesse. La collaborazione con altre istituzioni e enti locali è fondamentale per un’azione congiunta che possa garantire una maggiore sicurezza e trasparenza nel settore dei giochi e delle scommesse.