All’evento conclusivo del G7 Salute, in programma a Bari, il governo italiano rappresentato dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha delineato le strategie da attuare per affrontare l’emergenza dell’antibiotico-resistenza. Questo problema, che rappresenta una minaccia sia a livello nazionale che internazionale, è al centro della politica sanitaria del governo Meloni. Durante la presentazione, sono stati evidenziati i criteri e i finanziamenti che il governo sta implementando per combattere efficacemente questa piaga.
Le misure del governo e gli investimenti destinati alla salute
Il sottosegretario Gemmato ha annunciato che il governo Meloni prevede un consistente investimento di 100 milioni di euro, contemplato nella legge di Bilancio, dedicato alla lotta contro l’antibiotico-resistenza. Questo progetto non si limita a un intervento interno, ma mira a posizionare l’Italia in prima linea in questo campo anche sul piano internazionale. La volontà è quella di trasformare Bari in un hub strategico per attrarre soluzioni risolutive per il problema in questione, e molte delle misure discusse durante il G7 si concentreranno sull’ottimizzazione della salute pubblica e animale.
Gemmato ha condiviso con orgoglio i risultati ottenuti fino ad oggi. L’Italia, infatti, ha ridotto di quasi il 50% il consumo di antibiotici nella filiera zootecnica. Questo successo è una testimonianza dell’impegno del governo, che si è tradotto in misure concrete per garantire la salute dei prodotti alimentari italiani, un aspetto che ha un particolare impatto sui mercati europei.
Innovazioni e tecnologie al servizio della salute pubblica
Una delle chiavi del successo nella lotta all’antibiotico-resistenza è l’adozione di un rigoroso sistema di tracciamento dei medicinali. Grazie all’implementazione della ricetta elettronica veterinaria e all’applicazione delle misure di ‘stewardship’ previste dal Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza , l’Italia è in grado di monitorare in modo più efficace l’utilizzo degli antibiotici. Gemmato ha specificato che il governo ha destinato annualmente 40 milioni di euro per queste iniziative.
Tra gli strumenti più innovativi citati dal sottosegretario, spicca Classyfarm, un sistema informativo che valuta gli allevamenti in base al rischio di sviluppare e diffondere resistenza agli antibiotici. Questa iniziativa non solo migliora la sorveglianza, ma premia anche gli allevatori che seguono pratiche virtuose attraverso un fondo annuale di 376 milioni di euro nell’ambito della Politica agricola comune per il periodo 2023-2027.
Il ruolo dei professionisti della salute animale
Gemmato ha sottolineato l’importanza di riconoscere il lavoro dei veterinari, professionisti fondamentali per la sorveglianza e la prevenzione delle infezioni. Questo settore, che opera sia nel sistema sanitario nazionale pubblico che in quello privato, svolge un compito cruciale nel garantire che le pratiche di somministrazione degli antibiotici siano sicure e responsabili.
I medici veterinari, con le loro pratiche quotidiane, contribuiscono in maniera significativa al monitoraggio della salute animale e, di conseguenza, alla salute pubblica. Questo sforzo collettivo è essenziale per affrontare le sfide poste dall’antibiotico-resistenza e per garantire che i prodotti alimentari rimangano sicuri per il consumatore finale. La conferenza del G7 rappresenta quindi un’opportunità non solo per presentare le misure attuate, ma anche per sottolineare l’importanza della cooperazione tra diversi attori coinvolti nella salute e nella produzione alimentare.
Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Armando Proietti