Il Lovers Film Festival festeggia quest’anno un’importante traguardo: 40 anni dedicati alla celebrazione e alla visibilità delle diverse identità Lgbtqi+. Questo festival, unico nel suo genere in Italia, si svolgerà dal 10 al 17 aprile 2025 presso il Cinema Massimo, una delle principali sedi del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Sotto la direzione artistica di Vladimir Luxuria, il festival promette di essere un’importante vetrina per opere che affrontano tematiche di attualità e riflessioni sociali legate al mondo Lgbtqi+.
Un festival con radici storiche
Fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai nel 1985, il Lovers Film Festival ha saputo evolversi nel corso degli anni, mantenendo viva l’attenzione sui temi di inclusione e identità di genere. L’edizione di quest’anno sarà contraddistinta da un’immagine che mette a fuoco le diverse narrazioni del presente, con un’attenzione particolare all’omogenitorialità. A firmare il manifesto del festival è Andrea Maresca, noto come Spiff, un artista napoletano che utilizza il suo talento per esprimere messaggi profondi e urgenti attraverso i suoi disegni.
L’arte di Spiff si fa portavoce di una società in continua trasformazione, dove il cinema riveste una funzione di specchio, riflettendo la varietà di esperienze e relazioni esistenti. Il festival si è sempre contraddistinto per la sua capacità di attrarre un pubblico eterogeneo, impegnandosi non solo a intrattenere, ma anche a sensibilizzare il pubblico su questioni vitali legate all’accettazione e ai diritti civili.
Proiezioni e incontri al Lovers
Tra i film in programmazione durante il festival, spicca “Prima di tutto” di Marco Simon Puccioni, un documentario del 2012 che narra l’intensa storia di una coppia di uomini gay italiani, Marco e Giampietro. Grazie alla collaborazione con due donne americane, i due uomini riescono a realizzare il sogno di diventare padri di due gemelli attraverso la gestazione per altri. Il racconto, che si snoda da esperienze personali ricche di emozione, è una testimonianza diretta di un percorso che sfida convenzioni e pregiudizi.
Un aspetto significativo di questa proiezione sarà la presenza della gestante per altri, Cynthia Kruk. La sua partecipazione offre un’opportunità unica di dialogo e confronto sulle complessità dell’omogenitorialità, un tema di rilevanza crescente nella società contemporanea. L’incontro tra l’autore, il suo compagno e la gestante per altri sarà un momento di rilevante condivisione e riflessione, dimostrando come l’amore e la famiglia possano avere forme molteplici e diverse.
Un messaggio di speranza e inclusione
L’edizione del 2025 si intitola “To Emerge”, un titolo che allude non solo all’atto di emergere, ma anche a un invito rivolto a Torino. Questo rappresenta un momento di celebrazione per il festival e un’affermazione della storia del movimento Lgbtqi+, caratterizzato dalla lotta contro ogni forma di discriminazione. Vladimir Luxuria, direttrice artistica, sottolinea come i 40 anni di storia del festival abbiano visto l’emergere di comunità e individui che hanno superato l’ignoranza e la violenza perpetrata contro le minoranze.
Il manifesto presenta due sirene e una sirenetta tra onde di celluloide, simbolo della fluidità delle identità e della ricchezza dell’esperienza umana. Questo elemento visivo ben rappresenta il tema dell’omogenitorialità, affrontando il legame tra cinema e identità in modo profondo e suggestivo. Il festival di quest’anno si preannuncia come uno spazio fondamentale dove dare voce a storie che altrimenti rischierebbero di rimanere in sordina, permettendo così di contribuire a una crescente comprensione e accettazione nel panorama culturale italiano.