Luca Telese: “In Onda ha battuto ogni record e ci rivolgiamo a un pubblico senza filtri”

Luca Telese: “In Onda ha battuto ogni record e ci rivolgiamo a un pubblico senza filtri”

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Luca Telese: “In Onda ha battuto ogni record e ci rivolgiamo a un pubblico senza filtri” - Gaeta.it

Luca Telese, conduttore del talk show “In Onda” di La7, riflette sull’evoluzione della televisionele e sulla sua programmazione, sottolineando i record di ascolti raggiunti e la peculiarità di una conduzione che si rivolge a un pubblico eterogeneo, desideroso di notizie senza filtri. Telese racconta come la pandemia abbia trasformato le abitudini degli spettatori e il modo di fare informazione, coinvolgendo la sua equipe in un viaggio che ha svegliato l’interesse anche tra i telespettatori più scettici.

L’impatto del COVID e la trasformazione dell’informazione

Un’era nuova per la televisione

Luca Telese analizza come la pandemia di COVID-19 abbia influito profondamente sulle abitudini dei telespettatori e sulla programmazione dei talk show. Secondo il conduttore, il periodo del lockdown ha segnato una netta rottura con le tradizioni del passato: “Nessuno fa più i due mesi di vacanza canonici. Per qualcuno che parte, c’è qualcuno che torna.” Questa nuova realtà ha costretto le televisioni a ripensare la loro offerta, portando a un’emergenza di contenuti informativi sempre più costante.

L’aumento dello smart-working ha spinto molte persone a tenere accesa la televisione mentre lavorano da casa, creando così una domanda inedita di programmazione informativa. “Il pubblico desidera notizie in tempo reale, perché quando c’è qualcosa da raccontare, è fondamentale essere sempre connessi,” afferma Telese, ponendo in risalto l’importanza di una rete di informazione che non si limita al solo intrattenimento.

L’evoluzione di “In Onda”

“In Onda” ha visto una crescita significativa negli ascolti. La conduzione insieme a Marianna Aprile ha permesso al programma di raggiungere picchi di audience mai visti prima. “Abbiamo vinto ogni sfida con la concorrenza,” cela Telese con entusiasmo, rivelando che la competizione è vissuta come un gioco divertente. Con un afflato collaborativo e alla continua ricerca di nuove idee, il programma è riuscito a trasformarsi in un laboratorio di contaminazione. “I giovani talenti che forniamo vengono poi assorbiti in altri programmi,” sottolinea.

Il conduttore evidenzia con orgoglio il fatto che “In Onda” non si limita alla mera trasmissione di notizie, ma rappresenta un crocevia di opinioni e dibattiti di livello. Questo spirito di coesione trascende i confini tradizionali, portando a una condivisione e un’interazione senza precedenti tra i membri del team.

Il pubblico di destra e l’approccio senza filtri

Attrarre un’audience diversificata

Telese spiega come, nonostante il programma adotti posizioni critiche nei confronti del governo, una parte del pubblico si identifica nella proposta di “In Onda”. “Abbiamo tanti spettatori di destra che ci seguono proprio perché siamo privi di filtri,” afferma, dimostrando la capacità del talk di attrarre una platea variegata. Questi spettatori, pur non condividendo tutte le posizioni del programma, trovano un valore nella franchezza e nell’onestà del dibattito che viene proposto.

Un aspetto fondamentale del format è la capacità di restituire le notizie “senza veli”, affrontando i temi di attualità con un linguaggio diretto e incisivo. Questo ha permesso a “In Onda” di emergere in un panorama televisivo spesso dominato da approcci più cauti o mediati. Telese sottolinea, “Siamo stati i primi a parlare di Maria Rosaria Boccia; avevamo colto in anticipo quello che il mainstream aveva faticato a comprendere.”

L’intesa con Marianna Aprile

Un elemento cruciale della riuscita di “In Onda” è rappresentato dalla sinergia tra Telese e la co-conduttrice Marianna Aprile. Telese definisce questa collaborazione come una delle migliori della sua carriera, caratterizzata da un’alchimia unica e da uno scambio di idee vivace. “Le nostre riunioni sono vere e proprie battaglie, ma ci miglioriamo a vicenda,” spiega Telese, rivelando l’intensità e la passione profusa nel lavoro.

Questa dinamica ha attratto l’attenzione del pubblico, rendendo il programma un punto di riferimento per coloro che cercano un’informazione incisiva e coinvolgente. L’interazione tra i conduttori si traduce in discussioni che stimolano anche la creatività del team, contribuendo a costruire uno spazio in cui si affrontano i temi più complessi con rispetto e competenza.

Le sfide della programmazione e gli esperimenti

L’adattamento alle nuove abitudini

“Quest’anno abbiamo coperto anche la prima serata,” rivela Telese, evidenziando come il talk show si sia adattato alle esigenze di un pubblico in continua evoluzione. Tuttavia, non tutte le sperimentazioni sono andate a buon fine. L’esperimento di allungare la programmazione alla prima serata ha mostrato limiti, a causa della forte concorrenza di altri programmi affermati. “Ci siamo trovati a combattere contro colossi come Fazio e Report; le condizioni non erano favorevoli,” ammette.

Malgrado le difficoltà, Telese ha mantenuto un approccio positivo, considerando l’esperienza come un’opportunità di crescita e apprendimento. “L’esplorazione di nuove strade è sempre benvenuta,” afferma, con una visione lungimirante su come la programmazione possa evolvere nel contesto attuale.

La programmazione in prima serata

La programmazione in prima serata è considerata una “sfida entusiasmante” da Telese, che la definisce il “figlio a cui vogliamo più bene”. La creazione di contenuti studiati e di qualità da parte del team ha permesso di mantenere elevati standard, anche durante l’adattamento a nuove fasce orarie. “Abbiamo ospitato nomi noti del panorama televisivo, permettendo un’integrazione stimolante tra i vari programmi,” spiega, mostrando il valore della collaborazione tra diversi format.

Le apparizioni di ospiti noti e la disposizione ad affrontare tematiche meno convenzionali hanno arricchito il palinsesto, ottimizzando eccezionalmente le opportunità di dibattito. Malgrado alcuni esperimenti che non hanno avuto l’auspicato successo, “In Onda” si prepara a un ritorno strutturato nel periodo natalizio, con una programmazione speciale.

In vista del futuro, Luca Telese guarda con entusiasmo alla sua prossima avventura come direttore del nuovo quotidiano “Il Centro”, senza interrompere la sua collaborazione con La7. “La televisione e il giornalismo sono mondi in costante evoluzione, e io voglio essere parte di questo cambiamento,” conclude, riflettendo su un percorso ricco di opportunità e sfide.

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