Luciano Spalletti, ct della Nazionale italiana, ha affrontato questioni cruciali riguardanti il suo ruolo alla guida della squadra e gli eventi recenti che hanno segnato un periodo difficile per il calcio italiano. In un incontro stampa a Coverciano, Spalletti ha analizzato sia le sue motivazioni sia le sfide future, rimanendo concentrato sulle aspettative di performance. La conferenza ha avuto luogo in un contesto di riflessione sulla deludente prestazione ai recenti europei.
Rimanere alla guida della Nazionale
La scelta di Luciano Spalletti
Spalletti ha chiarito di aver deciso di restare alla guida della Nazionale con una consapevolezza chiara: la sconfitta con la SVIZZERA non avrebbe alterato la valutazione del suo operato da parte del presidente Gabriele Gravina e della Federazione. “Ci sono persone che ringrazierò sempre per avermi dato la possibilità di essere l’allenatore della Nazionale”, ha affermato Spalletti, sottolineando il valore della fiducia ricevuta dal presidente e dai dirigenti.
Spalletti ha anche dichiarato di considerare cruciali i prossimi impegni di Nations League, prevedendo sfide decisive contro i FRANCESI e ISRAELE. La sua determinazione a proseguire nel lavoro si basa sull’intenzione di correggere gli errori del recente passato, focalizzandosi su un rinnovato impegno per il miglioramento della Nazionale.
Fiducia e responsabilitÃ
In questo contesto, il tecnico ha voluto evidenziare il senso di responsabilità che si è preso in merito alla squadra. “Ho capito che non potevo scappare di fronte a queste sfide”, ha aggiunto, lasciando intravedere la sua volontà di costruire una squadra in grado di rappresentare adeguatamente il calcio italiano, onorando la sua tradizione e la sua storia. L’attenzione alla crescita del gruppo è centrale nel progetto di Spalletti.
Il flop a Euro 2024
Le cicatrici di una brutta estate
La partecipazione agli Europei 2024 non ha lasciato segni facilmente cancellabili. “Ho passato una brutta, una bruttissima estate. I discorsi in merito al fallimento erano costanti”, ha dichiarato Spalletti, rimarcando come la sconfitta nella gara contro la SVIZZERA sia stata vista come il punto centrale della discussione. Questo evento ha gettato un’ombra sulle prestazioni complessive della squadra, che, sebbene migliorate in alcune occasioni, sono state oscurate da una prestazione poco convincente.
Spalletti ha cercato di contestualizzare la sconfitta, specie sottolineando come la SPAGNA abbia dimostrato un valore significativo e pur essendo stata una partita non all’altezza, il contesto di eccellenza degli avversari ha attenuato il peso della brutta prestazione di quei giorni.
L’analisi della partita con la Svizzera
Focalizzandosi sull’incontro contro la SVIZZERA, il ct ha condannato l’atteggiamento della sua squadra, ammettendo di non aver onorato le storie e le potenzialità della Nazionale: “Mi sento responsabile di quello che è successo. Le percentuali sono 98% mie”, ha affermato Spalletti, prendendo su di sé la gran parte delle responsabilità . Questo ammettere di aver caricato i giocatori di eccessive aspettative ha evidenziato la sua volontà di analizzare criticamente le proprie scelte e le dinamiche di squadra.
Spalletti ha riconosciuto che la pressione eccessiva ha potuto influenzare il rendimento dei calciatori, sottolineando l’importanza di bilanciare competizione e la gioia di indossare la maglia azzurra. La sua analisi riflette un approccio orientato alla crescita e al miglioramento, carico di consapevolezza e umiltà , che sarà fondamentale per il futuro della Nazionale.