La guerra tra Ucraina e Russia continua a evolversi e a presentare nuove sfide strategiche per entrambi i fronti. Recentemente, l'Ucraina ha consolidato le proprie posizioni nella regione di Kursk, mentre le forze russe aumentano la loro pressione nel Donetsk. Le dinamiche del conflitto, che dura ormai da oltre 900 giorni, indicano che nessuna delle due operazioni, isolatamente, sarà sufficiente a determinare l'esito finale della guerra. Sia Mosca che Kiev devono affrontare limitazioni significative nelle risorse, costringendole a sviluppare strategie complesse mirate a micro obiettivi. Questa situazione è analizzata dall'Institute for the Study of War , un think tank americano impegnato nel monitoraggio della guerra sin dai suoi esordi.
L'andamento delle operazioni militari in corso
La situazione a Kursk
Le forze ucraine hanno adottato una strategia di attacco nella regione di Kursk, mirando a consolidare le proprie posizioni. Tuttavia, l'ISW osserva che l'operazione ucraina non presenta obiettivi sufficientemente strategici da giustificare un lungo periodo di mantenimento del controllo. La regione di Kursk, pur essendo importante, è caratterizzata da una mancanza di obiettivi di peso che possano influire direttamente sull'andamento della guerra. Anche se l'Ucraina ha preso il controllo di circa 1000 km quadrati in quest'area, il suo interessamento a mantenere il dominio sull'oblast sembra limitato.
Le operazioni nel Donetsk
D'altra parte, le forze russe hanno intensificato le loro azioni nel Donetsk, dove la pressione esercitata ha portato a un avanzamento territoriale, sebbene modesto. Negli ultimi sei mesi, i russi sono riusciti a occupare soltanto 24 km, un dato che dimostra la difficoltà di ottenere risultati decisivi. Le operazioni russe si sono concentrate su obiettivi apparentemente insignificanti, e finora non hanno puntato su centri nevralgici come Chasiv Yar, che resiste ai loro attacchi. Questa strategia evidenzia come, invece di cercare conquista immediata, Mosca stia cercando di logorare gradualmente l'Ucraina.
La strategia militare russa
Obiettivi a lungo termine
La strategia di Vladimir Putin, secondo l'analisi dell'ISW, mira a un logoramento dell'apparato militare ucraino, il quale è attualmente supportato da ingenti aiuti occidentali. Tuttavia, l'approccio russo negli ultimi mesi appare meno aggressivo rispetto al passato. Questo ha comportato che, mentre le operazioni sul campo possono apparire visibili, esse mancano spesso di efficacia strategica.
La risposta alle azioni ucraine
Uno degli obiettivi delle operazioni ucraine a Kursk è quello di costringere la Russia a impiegare risorse che potrebbero altrimenti essere utilizzate per azioni offensive altrove. Questo approccio intende forzare Mosca a redistribuire le proprie forze lungo il fronte orientale. Idealmente, questo dovrebbe consentire a Kiev di ottenere vantaggi nei punti in cui la Russia ha ridotto la copertura delle sue riserve.
Le implicazioni del conflitto
Effetti sulla strategia militare ucraina
La strategia dell'Ucraina nel consolidare le proprie posizioni a Kursk ha anche la funzione di preparare difese più efficaci in un contesto di attacchi continui. Anche se la regione non rappresenta un obiettivo vitale per Kiev, il mantenimento del controllo su di essa può essere significativo in termini di negotiabilità nel futuro, anche se i colloqui di pace sembrano distanti.
Le sfide per la Russia
Per Mosca, la riconquista di Kursk non appare semplice. Si prevede una risposta russa decisamente superiore, ma il successo non è garantito. Gli esperti mettono in evidenza che l'eventuale riconquista non risolverebbe il problema della difesa del proprio territorio, necessitando di un'architettura militare che integri forze di leva più resistenti, considerando che le truppe coscritte hanno mostrato vari livelli di resistenza nell'affrontare le offensive ucraine.
Il conflitto tra Ucraina e Russia presenta quindi dimensioni complesse, e l'andamento delle operazioni militari richiede che entrambe le parti si adattino a una nuova realtà caratterizzata da ostacoli strategici e una continua evoluzione delle dinamiche sul campo di battaglia. La necessità di un approccio strategico meticoloso è diventata evidente per affrontare in modo efficace le sfide imposte da questo conflitto prolungato.
