Luisa Riccardi assume ruoli chiave nella Difesa: novità nel governo italiano

Luisa Riccardi assume ruoli chiave nella Difesa: novità nel governo italiano

Luisa Riccardi è stata nominata segretario generale e direttore nazionale degli armamenti della Difesa italiana, in un incarico temporaneo che anticipa riforme significative nella gestione della sicurezza nazionale.
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Luisa Riccardi assume ruoli chiave nella Difesa: novità nel governo italiano - Gaeta.it

Luisa Riccardi è la nuova protagonista della Difesa italiana, ricoprendo le funzioni di segretario generale e direttore nazionale degli armamenti, ruoli finora occupati dal generale Luciano Portolano, recentemente nominato capo di stato maggiore della Difesa. Con questa nomina, Riccardi continua il suo viaggio nel mondo della Difesa, già iniziato come vicesegretario generale dal 5 ottobre dell’anno scorso. La scelta è temporanea, in attesa che il governo trovi un sostituto per Portolano, che non ricoprirà più le sue funzioni, e ciò avverrà secondo un nuovo modello di suddivisione delle cariche, previsto dalle recenti riforme.

Incarico a interim in attesa di nomine definitive

La carica di segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti per Luisa Riccardi non è stata conferita tramite un provvedimento formale. Le procedure amministrative stabiliscono che, in assenza di un capo ufficiale, il vice assuma le funzioni. Questo incarico, sebbene a interim, rappresenta una responsabilità significativa, destinata a durare fino a quando il governo non deciderà i successori di Portolano. È interessante notare che secondo la riforma in discussione, la posizione sarà separata: un civile avrà il compito di segretario della Difesa mentre un militare sarà il direttore degli armamenti, una novità che potrebbe portare a un cambiamento significativo nella definizione delle strategia di difesa nazionale.

Il profilo professionale di Luisa Riccardi

La carriera di Luisa Riccardi è caratterizzata da una solida preparazione e da un’esperienza rilevante all’interno dell’amministrazione della Difesa. Laureata in scienze statistiche ed economiche presso l’Università La Sapienza di Roma, Riccardi ha alle spalle un percorso accademico avviato dal liceo classico a Subiaco, comune in provincia di Roma. Negli anni, ha assunto ruoli di crescente responsabilità e, da settembre 2015 fino al gennaio 2019, è stata direttrice del “V Reparto” del segretariato generale della Difesa, un’area cruciale per l’innovazione tecnologica nel settore.

Esaminando la sua carriera, è evidente il suo impegno per un’amministrazione efficace e all’avanguardia. Riccardi, infatti, attraverso i suoi incarichi, ha seguito da vicino numerose attività legate alla gestione e al coordinamento delle risorse umane sia militari che civili, seguendo da vicino anche il contenzioso e gli affari legali con un’attenta visione strategica.

Percorso politico e ascesa nel governo

Luisa Riccardi ha ricoperto posizioni rilevanti prima di arrivare a questo nuovo incarico. È stata vicecapo di gabinetto del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, dal 4 gennaio 2019 fino al 2022. Durante questo periodo, ha dato impulso a iniziative strategiche, contribuendo alla definizione delle politiche di difesa. Inoltre, dal 2019 al 2023, è stata componente del consiglio di amministrazione dell’Agenzia Spaziale Italiana, con il compito di supervisionare progetti di grande importanza per la ricerca e lo sviluppo scientifico.

Dopo una carriera avviata sotto la guida dei ministri del Partito Democratico, la sua promozione a vicesegretario generale è avvenuta con l’attuale governo, presieduto da Giorgia Meloni. Questo cambiamento rappresenta un segnale di continuità, ma anche di innovazione, nel settore della difesa in Italia, con l’intento di riorganizzare e rafforzare ruoli e competenze in un contesto globale sempre più complicato e affollato di sfide.

La presenza di Luisa Riccardi alla guida di due settori cruciali all’interno del Ministero della Difesa non solo segna un passo avanti per la rappresentanza femminile in posizioni di alto livello, ma delinea anche un’opportunità di cambiamento significativo nelle politiche nazionali di difesa. Questo nuovo capitolo della sua carriera potrebbe indirizzare l’Italia verso un futuro all’insegna dell’innovazione e dell’efficienza negli armamenti e, più in generale, nella strategia di difesa.

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