Il 15 novembre 2024 segnerà l’arrivo dell’ultima Superluna dell’anno, un fenomeno che permette di osservare il nostro Satellite naturale in tutto il suo splendore. Questo evento, conosciuto anche come Luna piena del Castoro, porta con sé storie e tradizioni. Durante questo periodo, i nativi americani cacciavano castori per ottenere pellicce, necessarie per l’inverno imminente. La Luna piena arriverà alle 22:29, mentre si troverà a una distanza di 367.511 chilometri dalla Terra, rendendola particolarmente visibile.
Che cos’è una superluna?
Definita da esperti come “luna piena perigea”, la Superluna si verifica quando la Luna raggiunge il punto più vicino alla Terra durante la sua orbita. L’orbita lunare non è circolare, ma ellittica, il che significa che la distanza tra la Luna e il nostro pianeta varia nel tempo. In media, quando la Luna è al perigeo, si trova a una distanza di circa 363.000 chilometri, mentre all’apogeo dista in media 405.000 chilometri.
Questa differenza di distanza è ciò che rende una Superluna così speciale. Durante questo evento, la Luna appare leggermente più grande e luminosa rispetto a una luna piena ordinaria. L’osservatore potrebbe notare non solo il suo bagliore straordinario, ma anche l’alterazione di alcune condizioni naturali, come le maree, che diventeranno più accentuate in presenza di una luna piena perigea. Questo fenomeno è influenzato dalla forza di gravità della Luna, che provoca variazioni nel livello del mare e nella terraferma.
Il termine “Superluna” è entrato nel linguaggio comune nel 1979, e viene frequentemente utilizzato per indicare questo fenomeno straordinario senza necessità di complicati termini astronomici. Le maree, le variazioni di luce e il panorama notturno sono maggiormente visibili in questi frangenti.
Origine del termine superluna
La definizione di Superluna è relativamente recente e deriva dall’osservazione della luna piena in prossimità del perigeo. Gli astronomi, che usano il termine “luna piena perigea,” notano che non tutte le lune piene sono uguali. La particolare posizione dell’orbita lunare, influenzata dalla gravità di corpi celesti come il Sole e gli altri pianeti, contribuisce alla varietà nelle dimensioni e luminosità della Luna nel cielo notturno.
Quando parliamo di una Superluna, ci si riferisce a una maggiore attrazione gravitazionale che impone un impatto significativo sulle maree e, in alcuni casi, il verificarsi di maree estreme, denominate maree di tempesta. Questo è il momento in cui la Luna ha l’effetto massimo sulla superficie terrestre, causando vari movimenti nei corpi idrici e conseguenti variazioni di livello e flusso.
Seppure il termine “Superluna” possa apparire suggestivo, è essenziale comprenderne la base scientifica e le implicazioni; con il passare del tempo, tali fenomeni diventano sempre più affascinanti per astronomi e appassionati. La ricerca continua a svelare le complessità dell’orbita lunare e il suo impatto sul nostro pianeta.
Come osservare la superluna
Il 15 Novembre si avrà l’opportunità di osservare la Superluna già nelle prime ore della sera, poiché sorgerà ad est e resterà visibile fino all’alba. Per una visione ottimale, un cielo sereno e privo di ostacoli visivi è fondamentale. Anche chi non possiede strumenti ottici avrà la possibilità di ammirare la bellezza della Luna interamente alle proprie condizioni.
Coloro che possiedono binocoli e telescopi potranno immergersi nei dettagli del nostro Satellite, apprezzando la superficie craterizzata e le variazioni di luce e ombra. Per gli appassionati di astronomia, questo è un momento ideale per approfondire la conoscenza del nostro sistema solare, utilizzando la Superluna come punto di partenza per esplorazioni più ampie.
La curiosità nei confronti della Luna stimola anche la ricerca scientifica. Studiare la Luna dal nostro pianeta ha portato a numerosi progressi nella comprensione della sua formazione e del suo ruolo nel nostro ecosistema. Pertanto, il 15 Novembre rappresenta un’importante opportunità non solo per osservare, ma anche per riflettere sul significato e l’influenza della Luna sulla vita terrestre.
Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2024 da Armando Proietti