Lulù Selassiè dopo la condanna per stalking: "Il dolore non mi fermerà, continuerò a combattere"

Lulù Selassiè dopo la condanna per stalking: “Il dolore non mi fermerà, continuerò a combattere”

Lulù Selassiè rompe il silenzio dopo la condanna per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo, promettendo di combattere per la propria verità e dignità nonostante le accuse ricevute.
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Lulù Selassiè dopo la condanna per stalking: "Il dolore non mi fermerà, continuerò a combattere" - Gaeta.it

Dopo la condanna per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo, Lulù Selassiè ha deciso di rompere il silenzio e ha pubblicato un messaggio sui social. La principessa etiope ha voluto condividere i propri sentimenti con chi la sostiene, promettendo di non arrendersi nonostante la sentenza sfavorevole. La questione ha attirato l’attenzione del pubblico, complici i molti dettagli che circolano sulla relazione tra i due.

La relazione tra Lulù Selassiè e Manuel Bortuzzo

La storia d’amore tra Lulù Selassiè e Manuel Bortuzzo è iniziata all’interno della casa del Grande Fratello, dove i due hanno attratto l’attenzione degli spettatori. La loro unione, caratterizzata da momenti di grande passione, si è però rapidamente consumata. Dopo la loro uscita dalla reality, i gossip sul loro rapporto hanno continuato a circolare, rivelando che le difficoltà tra i due erano ben più profonde di quanto apparisse in TV. Secondo le accuse mosse da Bortuzzo, Lulù avrebbe messo in atto comportamenti ritenuti molesti, costringendo l’atleta a cambiare le proprie abitudini quotidiane per evitare contatti indesiderati. La situazione è degenerata, portando l’ex nuotatore a descrivere l’esistenza di un “stato d’ansia e paura” nella sua vita. Questo clima di tensione ha infine spinto Bortuzzo a presentare una denuncia, culminata in un processo che ha portato alla condanna della giovane a un anno e otto mesi, con pena sospesa.

L’accusa di stalking e la sentenza

La condanna giudiziaria è stata emessa dal giudice dell’udienza preliminare di Roma, dopo un processo con rito abbreviato. Lulù Selassiè è stata ritenuta colpevole di stalking verso Manuel Bortuzzo, con l’accusa di aver perpetrato molestie che sfociavano, in alcuni casi, in minacce di morte, creando così un clima di terrore intorno all’ex fidanzato. Nonostante la condanna, la pena è stata sospesa, creando spazio per un possibile appello o ulteriori sviluppi legali. La sentenza ha portato a numerose discussioni sul caso, sollevando interrogativi su come affrontare le dinamiche di una relazione che si era inasprita al punto da sfociare in questo esito.

La risposta di Lulù Selassiè

In risposta alla sentenza, Lulù ha scelto di esprimere le proprie emozioni attraverso un post su Instagram, dove ha parlato con franchezza della sofferenza che ha attraversato. Ha raccontato che il suo silenzio era un modo per proteggere una relazione che considerava significativa, distrutta dalla persona di cui si fidava. Nel messaggio ha detto di aver trovato forza anche nei momenti più bui, con il desiderio di raccontare la propria verità. La principessa ha sottolineato l’importanza di una distinzione tra la verità processuale, che emerge dal giudizio legale, e la verità personale vissuta dai protagonisti della vicenda. Questo concetto di verità soggettiva è stato centrale nel suo discorso, e Lulù ha affermato di sentirsi in pace con sé stessa e di non riconoscersi in alcune delle accuse.

Nelle parole di Lulù Selassiè, ci sono stati segni di resilienza e una volontà di continuare a combattere per la propria dignità. La sua situazione ha acceso i riflettori su tematiche importanti riguardanti le relazioni e l’abuso, spingendo il pubblico a riflettere su questi aspetti. La vicenda è ancora in evoluzione e la principessa etiope ha annunciato che non smetterà di cercare giustizia personale.

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