L’Università di Genova ha scelto di unirsi all’iniziativa promossa dall’Ateneo di Trento, lanciando la campagna di sensibilizzazione #finiscequi. Questa importante iniziativa mira a contrastare le affermazioni lesive e discriminatorie che possono colpire individui in base a genere, etnia, orientamento sessuale, identità di genere, disabilità, età o religione. Attraverso questo progetto, l’Università di Genova si propone di creare un ambiente accogliente, rispettoso e inclusivo per tutti gli studenti e il personale.
Obiettivi della campagna #finiscequi
Un messaggio di sensibilizzazione
L’iniziativa #finiscequi nasce come un appello alla consapevolezza e alla responsabilizzazione degli individui. L’obiettivo primario è quello di permettere a chiunque si senta discriminato o molestato di trovare orecchie pronte ad ascoltare e supporto di fiducia. Gli studenti e il personale avranno infatti la possibilità di rivolgersi a figure di riferimento all’interno dell’università, come la Consulente di fiducia, il Comitato per le Pari Opportunità e il Comitato Unico di Garanzia. Questi enti sono stati istituiti per ricevere segnalazioni di molestie e discriminazioni, offrendo un canale sicuro per il confronto e la denuncia.
La promozione di un ambiente sicuro
L’Università di Genova conferma il suo impegno nel promuovere un ambiente di apprendimento sano e rispettoso. Oltre a garantire il supporto a chi subisce atti di discriminazione, la campagna cerca di educare l’intera comunità accademica sull’importanza del rispetto reciproco e della diversità. Attraverso la diffusione di informazione e consapevolezza delle problematiche legate alla discriminazione, si mira a costruire legami più forti tra gli studenti e il personale, rinforzando il tessuto sociale dell’ateneo.
Manifesti e messaggi di sensibilizzazione
L’importanza del linguaggio
A partire da oggi, l’Università di Genova avrà visibili in diverse sedi e sui propri canali social manifesti che riportano frasi apparentemente innocue. Questi messaggi, una volta decifrati nel contesto attuale, possono rivelare discriminazioni subdole, esclusioni e molestie. Gli slogan scelti hanno lo scopo di stimolare una riflessione profonda su quanto il linguaggio, spesso ritenuto neutro, possa in realtà veicolare pregiudizi e stereotipi. L’intento è quello di sfidare la comunità universitaria a riconoscere e combattere tali affermazioni tossiche.
Rivelare il disagio attraverso le parole
Attraverso la campagna si intende far emergere come frasi innocue o relazioni superficiali nascondano a volte dinamiche di esclusione e emarginazione. “Il linguaggio ha un potere enorme,” afferma un portavoce dell’ateneo. “Vogliamo che le persone inizino a riflettere su come una parola possa ferire o escludere. L’Università è un luogo di apprendimento e crescita; ogni individuo dovrebbe sentirsi accolto e valorizzato per quello che è.”
L’impegno dell’Università di Genova
Promuovere la diversità e l’inclusione
L’Università di Genova si identifica come un’istituzione che si impegna a promuovere non solo l’istruzione, ma anche il benessere psicologico e sociale della sua comunità. L’ateneo sottolinea l’importanza del contrasto a ogni forma di discriminazione, affermando che il rispetto delle differenze deve costituire un pilastro fondamentale del suo operato. I valori di inclusione e accoglienza sono centrali nell’identità dell’Università, che desidera mantenere una comunità coesa, in cui ognuno possa sentirsi protetto e ascoltato.
Sostegno a chi subisce molestie e discriminazioni
“L’Università è una comunità, un’istituzione vocata alla formazione delle nuove generazioni, alla ricerca, alla conoscenza e al benessere lavorativo,” dichiara l’ateneo in un comunicato. “UniGe condanna le molestie e le discriminazioni in tutte le loro forme e si schiera al fianco di chi ha subito tali ingiustizie.” Questo messaggio forte e chiaro evidenzia non solo il rifiuto di comportamenti scorretti, ma anche la ferma decisione di creare un ambiente in cui gli studenti possano prosperare in un clima di rispetto reciproco. La campagna #finiscequi rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui l’equità e la giustizia sociale sono al centro della vita accademica.