Lutto a celano e l’aquila per la morte di Vincenzo Ruscio, ex vicesindaco e manager pubblico

Lutto a celano e l’aquila per la morte di Vincenzo Ruscio, ex vicesindaco e manager pubblico

Vincenzo Ruscio, politico e professionista di Celano, ha dedicato la vita alla pubblica amministrazione e al sostegno dei giovani, lasciando un segno profondo nella marsica e nell’aquilano.
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Vincenzo Ruscio, figura di rilievo nella politica e nella pubblica amministrazione della Marsica e dell’Aquilano, è scomparso improvvisamente a Pasqua, lasciando un profondo ricordo per il suo impegno verso la comunità, i giovani e il territorio di Celano e L’Aquila. - Gaeta.it

Vincenzo Ruscio si è spento improvvisamente il giorno di Pasqua, lasciando un vuoto profondo nella sua famiglia, negli amici e nella comunità della marsica e dell’aquilano. Figura notoria per il suo coinvolgimento politico e professionale, Ruscio ha dedicato molti anni alla pubblica amministrazione e alla gestione di servizi di utilità pubblica, mantenendo sempre un forte legame con la sua terra natale.

un percorso professionale tra industrie e enti pubblici

Prima di dedicarsi alla politica, Ruscio ha costruito una lunga carriera nel settore privato e pubblico. Ha lavorato alla Technipetrol con mansioni di progettazione di piattaforme petrolifere, negli uffici di Genova e Roma. Il passaggio a Italtel ha rappresentato un tappa importante, fino all’ingresso in Telecom, dove ha assunto un incarico delicato, affrontando un contesto complicato segnato dall’inchiesta mani pulite e dal recupero di crediti insoluti di partiti politici.

Il suo coinvolgimento nelle aziende partecipate dagli enti locali è stato costante fin dagli anni ’80, fino ai ruoli apicali in consorzi, enti economici pubblici e società come l’ASM Spa, la multiservizi dell’aquila. Il contributo alla gestione di queste strutture è stato ricordato per la fermezza e la professionalità, garantendo elevati standard di competenza a favore della collettività e con un attento rigore nel rispetto degli incarichi.

attenzione ai giovani e impegno discreto per il territorio

Uno degli aspetti più apprezzati di Ruscio riguarda il suo interesse per i giovani. Durante tutta la sua attività, ha promosso la crescita e lo sviluppo dei talenti emergenti, offrendo supporto, consigli e opportunità nel lavoro. Questo impegno verso le nuove generazioni è stato costante sia nel settore pubblico sia in quello privato.

Parzialmente sconosciuto al grande pubblico ma di rilievo è stato il suo ruolo di mediatore tra interessi locali e istituzioni romane e vaticane. Questo lavoro, svolto lontano dai riflettori, ha contribuito a far valere le istanze della marsica e dell’aquilano su scala nazionale, rafforzando i rapporti istituzionali grazie a un’efficace rete di contatti duratura nel tempo.

la figura di vincenzo ruscio nella politica locale e il legame con celano

Nato a Celano, nella marsica, Vincenzo Ruscio è stato vicesindaco e assessore del Comune, ruoli in cui ha lasciato una traccia importante. Il suo attaccamento al territorio è sempre rimasto vivo, anche dopo il trasferimento all’aquila. L’esperienza politica di Ruscio si inserisce in un periodo storico della comunità locale che ancora oggi viene ricordato come un momento cruciale per il rapporto tra cittadino e istituzioni.

Le persone che hanno lavorato con lui sottolineano la sua dedizione a servire il bene collettivo, con impegno e coerenza, mettendo a frutto le proprie capacità senza cercare vantaggi personali. La sua attività amministrativa è stata caratterizzata da concretezza e dalla volontà di valorizzare la comunità locale in maniera tangibile. Il ricordo è quello di un politico che ha rappresentato una stagione di senso civico concreto, con un’attenzione particolare alla partecipazione popolare.

il cordoglio e i funerali a l’aquila

Il commiato a Vincenzo Ruscio sarà celebrato il 23 aprile alle 15.30 nella chiesa di san sisto all’aquila. Alla cerimonia parteciperanno i familiari più stretti, tra cui i figli Francesco ed Edoardo, la nuora Silvia, la nipotina Maria Pia, la moglie Maria Pia e la compagna Marta con la sua famiglia. La comunità della marsica e dell’aquilano si stringe attorno alla famiglia, manifestando sentimenti di stima e gratitudine per una figura che ha segnato la storia politica e sociale del territorio negli ultimi decenni.

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