Filippo Bonacchi, un giovane di 26 anni, è venuto a mancare nei giorni scorsi in uno degli ospedali di Milano dove offriva il suo servizio di clownterapia. Volontario al Niguarda, Bonacchi era conosciuto per il suo impegno e il suo sorriso contagioso. La sua morte improvvisa ha lasciato un vuoto non solo tra i suoi amici e familiari, ma anche tra i pazienti che aveva avuto modo di far sorridere.
I primi segnali di malore e il ricovero
Originario di Pistoia, dove si era diplomato al liceo scientifico, Bonacchi si era trasferito a Milano per seguire la sua passione per il teatro. La sua carriera artistica è iniziata al Civico Scuola di Teatro Paolo Grassi, per poi proseguire con uno stage a Parigi presso l’Ecole internationale de théâtre Jacques Lecoq. Qui, affiancato da un’approfondita formazione sulla recitazione fisica, ha potuto sviluppare ulteriormente le sue doti artistiche e la sua creatività . Tuttavia, tutto è cambiato per lui la scorsa settimana, quando ha avvertito un malore improvviso che lo ha costretto al ricovero presso l’ospedale Niguarda. Purtroppo, nonostante le cure ricevute, è deceduto nella stessa struttura che frequentava con regolarità per portare sorrisi e allegria.
La passione per il teatro e la clownterapia
Durante la sua vita, Filippo ha dedicato gran parte del suo tempo alla clownterapia, un’attività che svolgeva con passione nei reparti del Niguarda e del Gaetano Pini, oltre che in altre strutture sanitarie. Con il suo naso rosso e i vestiti colorati, portava momenti di leggerezza ai malati, contribuendo a creare un’atmosfera di serenità nei reparti. La sua professionalità era corroborata da un’esperienza formativa con esperti di fama, tra cui Misha Usov del Cirque de Soleil. Inoltre, nel 2022 ha fondato, insieme ad alcuni compagni di corso, la compagnia teatrale Bacchetti, specializzata in commedia e clown. Questo sodalizio rappresentava per Bonacchi un ulteriore passo nel suo percorso artistico, combinando la recitazione con la gioia di esibirsi.
Ricordi e omaggi da parte di amici e colleghi
La notizia della sua scomparsa ha generato una forte commozione. Marinella Guatterini, una delle sue insegnanti alla Paolo Grassi, ha ricordato Filippo con parole di affetto: “Ho molto amato questo tizzone di vita bruciate, volato a Parigi per completare gli studi dell’amato Lecoq.” Altri colleghi e associazioni, come l’associazione Erika, hanno espresso il loro dolore attraverso i social network. Un tributo emozionante è giunto anche dall’associazione Veronica Sacchi, che ha sottolineato l’importanza del suo lavoro di volontariato, definendolo un “Volontario col Naso Rosso.” Diversi genitori di pazienti hanno lasciato messaggi di gratitudine, ricordando con affetto come Filippo avesse portato momenti di gioia ai loro figli durante le sue visite.
Un addio che lascia il segno
La scomparsa di Filippo Bonacchi si traduce in una grave perdita per tutta la comunità . Nella sua brevissima vita è riuscito a toccare il cuore di molti, non solo attraverso il suo lavoro come clown di ospedale, ma anche per la sua intensità e il suo entusiasmo. I compagni di teatro, gli amici e i pazienti non dimenticheranno mai il suo sorriso e la sua generosità . La sua esperienza, le sue passioni e il modo unico di interpretare la vita sono ora un dolce ricordo che vivrà nel cuore di chi lo ha conosciuto.