Nel piccolo comune di Portacomaro, poco più di dieci chilometri a nord-est di Asti, le notizie sulla scomparsa del papa hanno colpito profondamente la comunità. Qui, terra d’origine degli avi pontifici, la popolazione ha reagito con un silenzio carico di emozione, segnalato dal calo delle bandiere e dal suono delle campane a morto. Il paese, solitamente tranquillo, mostra adesso un’atmosfera di profonda tristezza.
la reazione del comune e l’abbassamento delle bandiere
Non appena è arrivata la notizia della morte del papa, il vicesindaco Davide Goia ha deciso di abbassare le bandiere a mezz’asta, gesto simbolico che ha coinvolto l’intera amministrazione comunale. Portacomaro, che vanta un legame storico con la famiglia del pontefice, ha così voluto manifestare il proprio cordoglio in modo pubblico e sentito.
Il calo delle bandiere è un segnale di rispetto e lutto. In piccoli centri come questo, si tratta di una pratica che mobilita molte persone, perché il sentimento di appartenenza al territorio si sposa spesso alla memoria storica e familiare. Davide Goia, protagonista dell’azione, spiega che la scelta è stata condivisa con gli altri membri del consiglio, con l’intento di onorare una figura che così direttamente ha radici nel paese.
La comunità stessa vive questo momento come se fosse la perdita di una persona cara, abituata a vedere nel papa non solo il rappresentante religioso ma un simbolo di identità collettiva. Portacomaro sottolinea così la propria vicinanza al dolore di una grande parte del mondo cattolico.
il ruolo del parroco e la messa celebrata nel giorno del lutto
Nel cuore di Portacomaro, don Antonio Severino ha gestito la reazione della comunità attraverso la funzione religiosa. Il parroco ha celebrato la messa poco dopo aver appreso la notizia, comunicata da un parrocchiano in lacrime che è giunto in chiesa appena prima dell’inizio della cerimonia.
Durante la celebrazione, don Severino ha invitato i fedeli a pregare per il papa e a condividere il momento di smarrimento. Le parole del sacerdote hanno raccolto lo sgomento dei presenti, spezzando il consueto silenzio di fede con un sentimento evidente di perdita. La chiesa è diventata così un luogo di riflessione condivisa, dove l’emozione ha preso il sopravvento nei volti e negli animi.
Le campane hanno suonato a morto, creando un sottofondo sonoro che ha dato voce al cordoglio silenzioso di tutta la comunità. Nel pomeriggio, i fedeli hanno continuato a riunirsi per manifestare il proprio affetto e per un ultimo saluto spirituale.
umore e sentimenti in strada: la reazione della comunità
Le vie di Portacomaro si sono riempite di un’atmosfera mesta. La notizia della morte del pontefice si è diffusa rapidamente, scatenando reazioni di incredulità e tristezza. Molti abitanti fermano il passo, si guardano negli occhi con aria abbattuta, e pochi commentano a voce alta.
Tra loro, alcuni ricordano l’evento del giorno precedente, quando il papa aveva impartito la benedizione pasquale e si era fatto vedere per una passeggiata in jeep a piazza San Pietro. Questi ricordi, freschi e concreti, alimentano il senso di incredulità: nessuno si aspettava che potesse andarsene così in fretta.
La sensazione di perdita si percepisce anche nelle conversazioni ordinarie, caratterizzate da pause e silenzi. Portacomaro si ritrova, in questo frangente, unita da un’esperienza dolorosa; un dolore che in qualche modo si estende al di fuori delle mura domestiche. Sono i piccoli segni, gli sguardi, il respiro sospeso di chi sa che qualcosa di grande e definitivo è appena accaduto.
il legame storico tra portacomaro e la famiglia del papa
Portacomaro possiede un legame particolare con la storia della famiglia del pontefice. Non a caso, il paese è conosciuto come luogo d’origine degli avi del papa stesso. Questa connessione storica aggiunge un valore simbolico intenso alla reazione del borgo.
La comunità custodisce ancora alcuni aneddoti e ricordi legati alla famiglia pontificia, che nel tempo hanno contribuito a rafforzare un senso di vicinanza affettiva e culturale. Tale legame si traduce ora in una partecipazione emotiva ancora più profonda, che si manifesta nella commozione pubblica e privata.
La memoria della linea genealogica pontificia è elemento di riflessione per molti abitanti. Nel loro immaginario, la figura e l’eredità del papa si intrecciano con la storia locale, diventando parte della propria identità territoriale.
In questo modo, Portacomaro esprime un rispetto che va oltre il semplice lutto religioso e si rivela anche come tributo alla continuità storica del territorio nella narrazione del ramo familiare del pontefice.