La notizia della tragica dipartita di Lorenzo Surian ha scosso profondamente la comunità di Prata di Pordenone. Il piccolo, che avrebbe compiuto 12 anni a ottobre, ha lottato per la vita per quattro giorni dopo essere stato colpito da un malore improvviso, rivelatosi un’emorragia celebrale, il 6 settembre. La sindaca Katia Cescon, prima tra i rappresentanti istituzionali a dare la notizia, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia del bambino in un toccante messaggio sui social media, dove ha dichiarato: «Ci abbiamo sperato fino all’ultimo. Ci stringiamo attorno alla famiglia del piccolo. Non ci sono parole».
La malattia improvvisa e il ricovero
Il malore del 6 settembre
Il tragico evento è iniziato il 6 settembre, quando Lorenzo Surian ha manifestato un malore improvviso. La sua condizione si è rapidamente aggravata, e i familiari lo hanno portato d’urgenza all’ospedale di Udine. La premura con cui è stato trasferito dimostra quanto fosse grave la situazione, ma nessuno poteva immaginare l’epilogo tragico che attendeva il ragazzo.
L’intervento chirurgico e le speranze disperate
Una volta giunto in ospedale, i medici hanno immediatamente diagnosticato un’emorragia celebrale, per cui è stato necessario procedere con un delicato intervento chirurgico. La notizia ha suscitato ansia tra i familiari e gli amici, che hanno atteso speranzosi notizie positive. Purtroppo, nonostante i disperati tentativi dei medici di salvargli la vita, Lorenzo ha continuato a combattere per quattro giorni. In questo lasso di tempo, sia i familiari che la comunità hanno tenuto viva la speranza, affollando i social network con messaggi di incoraggiamento e affetto.
Il messaggio della sindaca e la reazione della comunità
L’annuncio della triste notizia
Il 9 settembre, giorno del decesso di Lorenzo, la sindaca Katia Cescon ha pubblicato un commovente post sulla sua pagina Facebook per annunciare la triste notizia. La sua comunicazione ha avuto un impatto immediato, spegnendo le speranze di quanti avevano confidato in un miracolo. Le parole della sindaca hanno toccato profondamente le corde emotive della comunità, che si è stretta attorno al dolore della famiglia Surian in un momento così difficile.
L’immediata mobilitazione della comunità
L’eco della tragedia ha innescato una mobilitazione collettiva. Molti cittadini hanno espresso il loro cordoglio per la perdita e hanno condiviso i ricordi legati a Lorenzo, un ragazzo amato e benvoluto da tutti. Le scuole e le associazioni locali hanno annunciato iniziative di solidarietà per aiutare la famiglia e onorare la memoria del giovane. Questo senso di comunità è emerso nel silenzio collettivo di fronte a una perdita così tremenda, testimoniando un forte legame tra i cittadini di Prata di Pordenone.
La storia di Lorenzo Surian è un doloroso promemoria della fragilità della vita e della forza della comunità nella gestione del dolore e della perdita. Una dimostrazione di quanto sia vitale unire le forze in momenti difficili, per sostenere chi rimane e per ricordare coloro che ci hanno lasciato.