Bruno Caparini, figura di spicco del panorama politico e imprenditoriale della Lombardia, è venuto a mancare all’età di 85 anni nella sua residenza di Vezza d’Oglio, nel Bresciano. La notizia ha suscitato un’ondata di cordoglio in tutto il territorio, dove Caparini era conosciuto non solo per il suo ruolo attivo nella Lega, ma anche per il suo impegno come imprenditore nel settore dei motori a areazione. La sua vita è stata caratterizzata da una forte connessione con il suo territorio, la Valcamonica, che ha sempre rappresentato con orgoglio.
Un legame forte con la Lega e l’indipendentismo
Bruno Caparini era un leghista della prima ora, e il suo attivismo politico ha avuto inizio negli anni ’80. Convinto sostenitore dell’indipendenza regionale, ha lavorato instancabilmente per promuovere le cause della Lega, guadagnandosi una reputazione di rispetto tra i suoi compagni. La sua amicizia con Umberto Bossi, leader indiscusso del partito, è stata una costante nella sua vita politica. Caparini ha ospitato Bossi nel suo appartamento al ‘castello’ di Ponte di Legno per lunghi periodi, fino all’ultima visita avvenuta nel 2011. Questo legame rappresenta bene la sua dedizione non solo alla causa politica, ma anche all’idea di una comunità unita per la medesima battaglia.
Un imprenditore di successo e un patriota della Valcamonica
Oltre al suo impegno politico, Bruno Caparini è stato un imprenditore di successo. Attivo nel settore dei motori a areazione, ha portato il nome della Valcamonica a livello internazionale. I suoi prodotti e la sua visione hanno fatto conoscere la zona in luoghi lontani come Stati Uniti, Giappone e India, dimostrando che la qualità e l’innovazione possono nascere anche in contesti più piccoli, come il suo amato territorio. Caparini non era solo un imprenditore; era un alpino e un autentico rappresentante della cultura e delle tradizioni locali, mantenendo sempre viva la memoria e il valore della sua terra.
Il cordoglio della comunità politica
La notizia della sua morte ha colpito profondamente non solo i membri del partito, ma anche diversi esponenti della comunità politica. Matteo Salvini, segretario della Lega, ha espresso il suo profondo rimpanto per la scomparsa. Nella nota diffusa dal partito, Salvini ha definito Caparini “una persona perbene, stimata da tutti, che merita tutta la riconoscenza e il nostro affetto”. Questa testimonianza sottolinea l’impatto che Caparini ha avuto, non solo nel partito, ma anche tra coloro che lo conoscevano personalmente.
Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda, ha voluto ricordare Caparini come uno dei pionieri del movimento in Lombardia, mentre Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato, ha evidenziato il suo ruolo fondamentale come fondatore della Lega. Entrambi hanno ribadito l’importanza che ha avuto e continuerà ad avere il suo legato e la sua visione politica, sostenuta anche dal figlio Davide, attuale consigliere regionale.
Bruno Caparini, con il suo impegno e le sue realizzazioni, rimarrà un punto di riferimento per la Lega e per tutti coloro che condividono la passione per l’autonomia e lo sviluppo del proprio territorio.
Ultimo aggiornamento il 2 Novembre 2024 da Marco Mintillo