La comunità calcistica di Settimo Torinese piange la scomparsa di Tommaso Caliciuri, un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Malato da tempo, Caliciuri è deceduto mercoledì mattina, 25 dicembre, giorno del Natale, all’età di 75 anni. La sua figura ha rappresentato non solo il calcio, ma un intero modo di vivere lo sport, fondato su valori di passione, generosità e dedicazione.
Un uomo del calcio: la carriera di Tommaso Caliciuri
Tommaso Caliciuri non è stato soltanto un dirigente e un allenatore, ma un vero e proprio punto di riferimento per centinaia di giovani calciatori e famiglie della comunità. Per anni ha guidato squadre giovanili e senior dell’Eureka Settimo, trasmettendo ai ragazzi non solo le tecniche del gioco, ma anche valori fondamentali come il rispetto e la lealtà. La sua passione per il calcio si è espressa in ogni aspetto della sua vita, anche come gestore del bar e ristoro all’interno del campo di viale Piave, dove ha lavorato instancabilmente per creare un ambiente accogliente e stimolante per tutti.
Durante gli anni d’oro del calcio giovanile giallorosso, Tommaso ha rivestito un ruolo cruciale, contribuendo attivamente alla ristrutturazione del club e favorendo la sua crescita. Celebri furono le sue vittorie negli anni Ottanta e Novanta, come il Superoscar del calcio giovanile, il Mundialito e il primo storico campionato di Prima Categoria, che ha portato la squadra a Lach in Promozione, segnando un’epoca di gloria per il calcio piemontese. Caliciuri era sempre presente, seguiva più squadre contemporaneamente e dedicava ore alla formazione dei giovani, investendo il suo tempo e le sue energie per il bene della comunità.
Un legame forte con il territorio e la famiglia
Nato in Calabria, nella splendida Aspromonte, Tommaso ha sempre mantenuto un forte legame con la sua terra, mentre ha costruito la sua vita a Settimo Torinese. Dopo aver lavorato per anni alle Acciaierie Ferrero, Tommaso ha continuato la sua attività nel settore, trasferendosi successivamente a Bussoleno. Nonostante gli impegni lavorativi, il calcio rimaneva una costante nella sua vita: ogni giorno si recava al campo, pronto a dedicarsi ai ragazzi e alla loro crescita.
Negli ultimi anni, Tommaso ha collaborato con suo figlio Paolo nella gestione di un servizio di ristorazione presso un distributore di carburanti a Torino. Questi momenti di lavoro insieme hanno evidenziato l’importanza della famiglia per Caliciuri, un valore che ha trasmesso anche ai suoi figli e nipoti. Lascia dietro di sé una moglie devota, Saveria Raso, e tre figli: Enrico, Paolo e Letizia, oltre alla nuora Valeria e al genero Paolo. Sarà ricordato dai suoi amati nipoti Chiara, Matteo e Giacomo, simboli dell’eredità affettiva e sportiva che ha costruito nel tempo.
I funerali e l’omaggio della comunità
La comunità di Settimo si unisce per dare l’ultimo saluto a Tommaso Caliciuri, i cui funerali si terranno sabato 28 dicembre, alle 15:30, nel Duomo di San Pietro in Vincoli. Non sono solo un momento di tristezza, ma anche un’occasione per celebrare una vita spesa per il calcio e per le persone. La presenza di amici, conoscenti e appassionati di sport testimonia l’impatto che Tommaso ha avuto nella vita di moltissime persone e la sua mancanza si farà sentire a lungo nel cuore del calcio settimese. La sua memoria continuerà a vivere nei valori che ha instillato nei giovani e nell’amore con cui ha guidato la squadra, rendendo l’Eureka Settimo una vera famiglia calcistica.
Ultimo aggiornamento il 27 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina