Macerata celebra la viticoltura marchigiana con Unifestival dedicato al vino e alla creatività

Macerata celebra la viticoltura marchigiana con Unifestival dedicato al vino e alla creatività

L’Unifestival di Macerata, il 25 marzo, celebra il vino marchigiano come espressione culturale attraverso conferenze e degustazioni, valorizzando tradizioni locali e legami con la gastronomia.
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Macerata celebra la viticoltura marchigiana con Unifestival dedicato al vino e alla creatività - Gaeta.it

Il mondo del vino ha un’importanza fondamentale nella cultura marchigiana e rappresenta una occasione unica per evidenziare il saper fare delle tradizioni locali. L’Unifestival, promosso da Azione Universitaria Macerata, si svolgerà il 25 marzo alle 17.45 presso la sala conferenze del Dipartimento Economia e Diritto, in piazza Strambi 1 a Macerata. Questo evento, intitolato “Vino: la creatività nella tradizione“, punta a mettere in luce il ruolo del vino nel corso dei secoli, non solo come prodotto di qualità, ma anche come simbolo della creatività umana che si basa sull’armonia tra natura e tradizione.

Un programma articolato per una serata dedicata al vino

L’evento di Macerata è strutturato in tre momenti distinti ma interconnessi, ognuno dei quali offre spunti di riflessione e approfondimento sulle diverse sfaccettature del vino. La serata inizierà con un momento istituzionale, dove il vicepresidente di Azione Universitaria Unimc, Salvatore Amicucci, modererà una conferenza. Gli ospiti d’onore, tra cui la professoressa Alessandra Fermani dell’Università di Macerata e Matteo Cattivera, presidente di Azione Universitaria Unimc, porteranno i loro saluti, sottolineando l’importanza di questo evento.

Dopo questa introduzione, il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare relatori di grande spessore nel panorama enologico. Giuseppe Rivetti, Professore della Facoltà di Giurisprudenza e presidente regionale del FAI, e Carlo Cambi, giornalista specializzato in ambito eno-gastronomico e cofondatore del Movimento Turismo del Vino, condivideranno le loro conoscenze e esperienze. Saranno proprio questi interventi a stimolare il dibattito e a far comprendere come il vino non sia solo un prodotto ma una vera e propria espressione culturale.

Degustazione eno-gastronomica: un viaggio sensoriale tra tradizione e modernità

Il momento conclusivo dell’Unifestival sarà all’insegna della convivialità e della scoperta dei sapori marchigiani. Grazie alla collaborazione con la cantina “I Tre Filari” di Recanati, i partecipanti potranno assaporare una selezione di vini che raccontano la storia e le tradizioni del territorio. L’enologo Sergio Paolucci guiderà la degustazione, fornendo dettagli e curiosità sui vini presentati, per un’esperienza sensoriale completa.

A completare l’offerta enogastronomica ci sarà il catering di “Tutto Incluso” di Macerata, che arricchirà l’evento con piatti che ben si abbinano ai vini, creando un connubio perfetto tra gusto e cultura. Questa parte della serata non è solo un’occasione per degustare ottimi prodotti, ma anche un modo per approfondire la relazione tra il vino e la gastronomia locale, che rappresenta da sempre un pilastro della tradizione marchigiana.

Un messaggio di valorizzazione del territorio marchigiano

L’approccio tematico dell’Unifestival riflette un desiderio di valorizzare la viticoltura marchigiana, vista non solo come una realtà economica ma come una risorsa culturale. Salvatore Amicucci, vicepreside dell’Azione Universitaria Unimc, ha sottolineato come il vino rappresenti un prodotto d’eccellenza, frutto di un’antica tradizione che ha contribuito a mettere in luce la regione sia a livello nazionale che internazionale.

Matteo Cattivera ha aggiunto che l’obiettivo dell’evento è di esplorare il vino da diverse prospettive, dal punto di vista filosofico e letterario, a quello artistico, fino ad arrivare ai suoi legami con la valorizzazione del territorio. La partecipazione a questo evento è aperta a tutti, studenti e appassionati, per scoprire insieme il valore culturale del vino e il suo significato nel tessuto sociale marchigiano, creando un legame duraturo tra generazioni e identità locali.

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