L’appuntamento con Macfrut, la fiera internazionale dedicata alla filiera dell’ortofrutta, si svolgerà a Rimini dal 6 all’8 maggio 2025. Quest’anno l’evento offre due spazi principali dedicati all’innovazione in campo orticolo e frutticolo. I visitatori potranno vedere sul campo tecnologie nuove che puntano a ottimizzare l’uso dell’acqua, la gestione delle colture e l’impiego di sistemi avanzati come l’intelligenza artificiale per migliorare le coltivazioni e ridurre i costi.
Due aree di innovazione per frutticoltura e orticoltura
Il cuore dell’evento sono due aree dinamiche distribuite nei padiglioni A1 e C1 del Rimini Expo Centre. Nel padiglione A1, la protagonista sarà l’orticoltura con particolare attenzione alla coltivazione della patata, simbolo dell’edizione 2025 di Macfrut. Qui agronomi, tecnici e aziende metteranno in mostra macchinari specifici per operazioni come rincalzatura, defogliazione e aspirazione degli insetti. Ci saranno anche dimostrazioni su diversi metodi di propagazione della patata, impiegando sia semi sia parti di tubero.
Le tecnologie per l’irrigazione e stoccaggio acqua
L’area prevede inoltre l’esposizione di tecnologie per l’irrigazione e metodi innovativi di stoccaggio dell’acqua tramite serbatoi flessibili, utilizzati su colture come ortaggi, zenzero e mirtilli. Non mancheranno macchine raccoglitrici pensate per la produzione di quarta gamma e per la raccolta di asparagi, insieme a seminatrici per semi minuti destinate al vivaio. Per le lavorazioni di pieno campo, il pubblico potrà osservare trapiantatrici e piccoli attrezzi agricoli. Un posto di rilievo è dedicato all’intelligenza artificiale: verrà mostrato un sistema che utilizza l’elettricità per eliminare le infestanti, un metodo che rappresenta un’alternativa alla chimica tradizionale.
L’obiettivo di queste aree dinamiche è rendere tangibile la varietà e la capacità della meccanizzazione italiana, che fa crescere l’interesse anche oltre i confini nazionali.
Focus sulla frutticoltura nel padiglione c1
Nel padiglione C1, l’attenzione si concentra sulla frutticoltura, con il coinvolgimento di strutture come Acqua Campus e l’ANBI. Qui saranno presentati sistemi di copertura innovativi, come reti antigrandine e antipioggia, adatti a proteggere colture di mele, pere, susine e uva da tavola. Inoltre, si potranno vedere centraline climatiche dotate di intelligenza artificiale che forniscono dati in tempo reale per supportare le decisioni dei frutticoltori. Questi strumenti aiutano a prevenire malattie e regolano i tempi di irrigazione, elementi cruciali in un periodo segnato da condizioni meteo instabili e cambiamenti climatici.
Durante la manifestazione, i tecnici delle aziende presenti saranno a disposizione per confrontarsi con i visitatori e offrire consulenze personalizzate sulle questioni legate all’uso dell’acqua e alla gestione delle colture. Un punto di interesse sarà la dimostrazione di robot agricoli, in crescita nel settore, che potrebbero rispondere al problema della scarsità di manodopera, affiancando frutticoltori e orticoltori nelle operazioni quotidiane.
L’esperienza pratica e le dimostrazioni offrono un’occasione per capire come le nuove tecnologie possono essere applicate direttamente in campo, favorendo una gestione più accurata e sostenibile delle coltivazioni.
Macfrut come vetrina per le tecnologie agricole italiane e le sfide ambientali
Macfrut si conferma un punto di riferimento per l’ortofrutta italiana ed estera, mostrando strumenti e metodi messi a punto dagli specialisti del settore. Portare in fiera due aree così concrete con campi prova serve a mettere in chiaro le potenzialità tecniche e le soluzioni pratiche che la filiera può adottare.
Il risparmio idrico è al centro dell’attenzione, dato l’impatto crescente dei cambiamenti climatici sulle coltivazioni. Le nuove tecnologie non riguardano soltanto l’efficienza delle macchine ma anche la capacità di monitorare le condizioni ambientali e di agire con precisione, per evitare sprechi e danni alle piante.
Il coinvolgimento di realtà come Acqua Campus e ANBI sottolinea inoltre un approccio che mette l’acqua al centro della gestione agricola, valorizzando strumenti e competenze in grado di far fronte a problemi come la disponibilità ridotta di risorsa idrica. In questo scenario, l’uso dei robot e dell’intelligenza artificiale segna una tendenza concreta, non una semplice promessa per il futuro dell’agricoltura italiana.