La Madame Martis 2015 è stata recentemente celebrata a Roma, dove è stata inclusa tra i 50 Vini Rari del Gambero Rosso, una nuova categoria che debutta nella Guida Vini d’Italia 2025. Questa etichetta di punta della cantina trentina, guidata dalla famiglia Stelzer, ha saputo conquistare gli esperti per la sua unicità e la sua eleganza. Con una produzione limitata di appena 2.000 bottiglie, questo Trentodoc rappresenta l’apice dell’arte vinicola, un connubio perfetto di tradizione e innovazione.
La selezione dei vini rari: un riconoscimento esclusivo
Il Gambero Rosso ha ideato la categoria dei Vini Rari per valorizzare quelle etichette che esprimono un’arte vinicola di alto livello, caratterizzate da un processo produttivo rischioso e da una forte identità stilistica. I curatori di questa selezione hanno descritto i 50 Vini Rari come la punta di diamante dei loro assaggi, con ogni bottiglia che porta con sé una storia di impegno e passione. La rarità non è solo legata al numero limitato di bottiglie prodotte, ma anche al “filo comune” che unisce queste etichette: la voglia di innovare, di superare i limiti e di ispirare, proprio come accade nella cucina d’avanguardia. La Madame Martis si è fatta notare non solo per la sua qualità indiscussa ma anche per l’approccio artistico che la contraddistingue, rendendola un simbolo delle bollicine italiane.
Un’annata da ricordare: il 2015
L’annata 2015 ha regalato a Madame Martis un bouquet aromatico complesso grazie a condizioni climatiche favorevoli. Durante l’inverno, il clima si è mantenuto mite, mentre la primavera, caratterizzata da una bassa umidità, ha permesso alle viti di svilupparsi senza rischi di malattie fungine. Il germogliamento ha avuto luogo il 10 aprile, con la fioritura anticipata a fine maggio, grazie a temperature elevate. Queste condizioni hanno contribuito a uno sviluppo ottimale dei grappoli, culminando in una vendemmia che è iniziata già il 25 agosto, anticipata rispetto alle previsioni.
L’eccellente escursione termica durante i mesi estivi ha inoltre garantito una perfetta maturazione delle uve, elemento chiave per conferire freschezza e acidità al prodotto finale. La vendemmia è stata condotta a mano per preservare la qualità delle uve destinate alla creazione della cuvée. Una volta raccolte, le uve hanno subito un processo di tiraggio, e dopo otto anni di affinamento sui lieviti, la sboccatura è avvenuta nel settembre 2024, dando vita a un Trentodoc dal carattere inconfondibile.
Il terroir di Maso Martis: una gemma all’ombra del Monte Calisio
Le vigne da cui proviene la Madame Martis si trovano a Martignano, a un’altitudine di circa 450 metri. Questa posizione offre un clima fresco e ben ventilato, ideale per una viticoltura di alta qualità. Le varietà coltivate, tra cui Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier, sono soggette a metodi di vinificazione che rispettano la tradizione, con il Pinot Nero e il Pinot Meunier fermentati in acciaio inox e lo Chardonnay che matura in barrique di rovere francese.
Dopo il processo di fermentazione, i vini base vengono assemblati per il tiraggio, seguendo un rigido protocollo che include una sosta sur lattes di otto anni, un periodo durante il quale il vino sviluppa complessità e finezza. Il maestoso gioco di temperature e l’esposizione ai lieviti conferiscono al prodotto finale una personalità straordinaria, capace di deliziare anche i palati più esigenti.
Un’esperienza sensoriale unica
La Madame Martis 2015 brilla con riflessi dorati e un perlage fine e persistente. Al naso, offre un bouquet aromatico ampio e variegato, che si apre su sentori di dolciumi, pane tostato, agrumi e fiori bianchi, accompagnato da intriganti note fruttate. Il sorso è cremoso e avvolgente, sostenuto da una vivace freschezza minerale, e si conclude con un finale lungo e appagante, il che la rende facilmente riconoscibile tra le altre etichette.
La versatilità di questo Trentodoc lo rende adatto a molteplici abbinamenti gastronomici. È ideale da servire con piatti a base di pesce, come ostriche e crudi di mare, ma si sposa bene anche con carni bianche pregiate, piatti a base di tartufo e funghi porcini, o ancora con preparazioni più ricche come formaggi stagionati e salumi pregiati.
La Madame Martis 2015 non è solo un vino da degustare, ma un vero e proprio viaggio sensoriale che incarna la tradizione e l’innovazione del panorama vitivinicolo italiano.