Valorizzare il settore agroalimentare richiede un approccio che guardi oltre i confini nazionali, con una visione che abbracci l’intera Europa. Durante la terza assemblea nazionale programmatica di Agrocepi, il presidente Corrado Martinangelo ha enfatizzato l’importanza di creare un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza specifico per il comparto agroalimentare. Questa iniziativa è vista come cruciale per garantire un futuro sostenibile, non solo per l’Italia ma per l’intera Unione Europea. Il dibattito si concentra sul diritto al cibo di qualità e sulle politiche necessarie per sostenere questo obiettivo.
Importanza di un piano strategico europeo per l’agroalimentare
La necessità di un piano strategico per l’agroalimentare europeo è diventata sempre più evidente. La Politica Agricola Comune, sebbene fondamentale, non basta più a garantire un futuro prospero per i produttori e per i consumatori. Martinangelo ha sottolineato che è essenziale fare sistema e avviare una discussione sul “Made in Europa“, una marca che possa rappresentare in modo unito e forte l’agroalimentare del continente.
Il settore agroalimentare europeo deve affrontare sfide diverse, dalle crisi climatiche alle fluttuazioni del mercato. Un piano strategico ben definito potrebbe non solo aiutare a fronteggiare queste difficoltà, ma anche ottimizzare le risorse, incoraggiando la sostenibilità e la competitività. Un Pnrr agrifood rappresenterebbe un passo importante per supportare gli agricoltori e per garantire un accesso equo a prodotti di qualità.
Diritto al cibo di qualità: un nuovo impegno per la Costituzione
Uno dei punti chiave emersi dall’assemblea è la proposta di inserire il diritto al cibo di qualità nella Costituzione italiana. Questo passo rappresenterebbe un’importante riconoscimento del valore del cibo non solo come semplice alimento, ma come un elemento fondamentale del benessere collettivo e della cultura. Se approvata, questa modifica potrebbe influenzare positivamente le politiche alimentari e il supporto alle aziende agricole.
Nel documento finale dell’assemblea è stato evidenziato che il cibo di qualità deve diventare un obiettivo centrale dell’azione governativa. Questo passo non è solo un atto simbolico, ma un concreto impegno a garantire che tutti possano accedere a prodotti sani e sostenibili.
Il ruolo delle istituzioni e del governo
La presenza di figure istituzionali, come il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra, testimonia l’importanza di un’alleanza tra politica e settore agroalimentare. La Pietra ha ribadito che garantire cibo di qualità per tutti è un obiettivo chiaro e realizzabile, fondato su un impegno preciso del governo Meloni e del ministro Lollobrigida. Questo è un segnale forte che il governo è pronto a lavorare per un cambiamento radicale nel settore.
Secondo La Pietra, l’Unione Europea sta attraversando una fase di evoluzione in cui il ruolo degli agricoltori sta tornando alla ribalta. Questi professionisti sono considerati una risorsa fondamentale per il futuro non solo del settore, ma dell’intera società. È quindi essenziale dar vita a un piano agroalimentare europeo che tenga conto delle esigenze e delle aspirazioni dei produttori.
Futuro di Agrocepi e nuove direzioni
Al termine dell’assemblea di Agrocepi, è stata confermata la leadership dell’associazione, con Martinangelo come presidente, accompagnato da Cristian Raoul Vocaturi e Maurizio Tagliazucchi come vicepresidenti, insieme al direttore generale Antonio Napoli. Questa continuità nella gestione indica una volontà di portare avanti strategie già in atto e di gradualmente attuare le proposte emerse nel dibattito.
Il percorso da seguire è chiaro: promuovere il cibo di qualità, sostenere le imprese agroalimentari e garantire l’adozione di politiche che rispondano alle sfide globali. Agrocepi si impegna a lavorare in sinergia con le istituzioni per realizzare questi obiettivi ambiziosi.
Ultimo aggiornamento il 3 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano