Mal di schiena in Friuli Venezia Giulia: oltre 700 milioni di spesa annuale per cure e terapie

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Mal di schiena in Friuli Venezia Giulia: oltre 700 milioni di spesa annuale per cure e terapie - Gaeta.it

La situazione del mal di schiena in Friuli Venezia Giulia rappresenta un’emergenza sanitaria, con una spesa annuale che supera i 700 milioni di euro per visite mediche, farmaci e assenze lavorative. A livello nazionale, il fenomeno si amplifica ulteriormente, raggiungendo i 36 miliardi di euro all’anno. Questi dati allarmanti sono emersi durante un convegno che si è tenuto a Udine, promosso dall’Ordine dei fisioterapisti del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’Associazione italiana di fisioterapia e il Comune di Udine.

Spesa sanitaria per il mal di schiena in Friuli Venezia Giulia

La spesa complessiva per il mal di schiena in Friuli Venezia Giulia, che comprende tutte le cure disponibili e l’impatto economico delle assenze sul posto di lavoro, è un indicatore significativo del peso che la problematica ha sulla società. Questo investimento massiccio da parte del sistema sanitario è sintomatico di un problema diffuso e persistente che colpisce un’ampia fetta della popolazione. Le disfunzioni legate al mal di schiena non solo influenzano la qualità della vita dei pazienti, ma incidono anche significativamente sull’economia locale e nazionale.

Durante il convegno di Udine, esperti del settore hanno messo in evidenza l’urgenza di sviluppare strategie preventive e terapeutiche più efficaci, in grado di alleviare il carico economico e sociale derivante da questa complessa condizione. L’accento è stato posto sull’importanza della fisioterapia, che risulta cruciale nel trattamento e nella gestione della sofferenza lombare.

Prevalenza e profilo del mal di schiena

Secondo le affermazioni di Melania Salina, presidente regionale dell’Ordine dei fisioterapisti del Friuli Venezia Giulia, il mal di schiena colpisce un’alta percentuale della popolazione, con l’84% degli individui che sperimenta almeno un episodio nella vita. Le categorie più vulnerabili sono le donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni, che tendono a riscontrare un’incidenza più elevata rispetto agli uomini. Tuttavia, la tendenza è quella di una diminuzione dell’incidenza con l’avanzare dell’età e in presenza di un’attività fisica regolare.

Il fisioterapista Manuel Vidoni ha evidenziato come l’esercizio fisico, in particolare, giochi un ruolo preventivo cruciale. Si consiglia di praticare almeno 150 minuti di attività moderata o 75 minuti di attività intensa ogni settimana, per contribuire a mantenere una buona salute della schiena e ridurre il rischio di problemi lombari. La formazione e l’educazione dei pazienti riguardo alla postura e al movimento sono essenziali per affrontare e prevenire il mal di schiena.

Approccio terapeutico e ruolo della fisioterapia

L’approccio terapeutico per il mal di schiena deve essere multidisciplinare e in sinergia con il settore medico, come sottolineato dagli esperti durante il convegno. Melania Salina ha chiarito che, sebbene in non più del 10% dei casi il dolore possa essere attribuito a patologie gravi, è frequentemente il risultato di molteplici cause concomitanti. Ciò implica che un’adeguata valutazione e un trattamento personalizzato sono fondamentali per affrontare il disturbo in modo efficace.

La fisioterapia emerge come la soluzione più sicura ed efficace per la gestione del dolore. Riconoscendo l’importanza della riabilitazione, è cruciale perseguire interventi fisici come esercizi specifici, tecniche di manipolazione e terapie manuali. Non solo questi metodi aiutano a ridurre il dolore, ma contribuiscono anche a migliorare la mobilità e a prevenire le ricadute.

Il focus sul mal di schiena in Friuli Venezia Giulia mette in luce l’importanza di strategie integrate e preventive, affinché si possa ridurre il carico economico e sociale che questa condizione comporta per la qualità della vita e il sistema sanitario nel suo complesso.

Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2024 da Laura Rossi

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