Nella Marsica, oltre che nelle aree limitrofe come la Valle Peligna, l’Alto Sangro e l’Aquilano, un fenomeno preoccupante sta colpendo i residenti: l’arrivo di un numero considerevole di cartelle esattoriali legate a prestazioni sanitarie non disdette. Le sanzioni provengono da prestazioni risalenti anche a diversi anni fa, scatenando l’indignazione di molti cittadini che si sentono traditi dalle istituzioni sanitarie.
La denuncia degli avvocati: un intervento necessario
Augusto Di Bastiano, rappresentante del Centro Giuridico Cittadino, ha sollevato la questione in modo critico, richiedendo un intervento immediato da parte del Comitato Ristretto dei Sindaci. “Stiamo parlando di persone che stanno ricevendo cartelle senza neanche avere avuto chiarimenti sulle prestazioni effettuate,” ha dichiarato Di Bastiano. Molti cittadini lamentano la mancanza di risposte da parte delle ASL, nonostante abbiano fatto richiesta di copia delle impegnative.
Un problema ulteriore è la segnalazione di cartelle riguardanti prestazioni già saldate, creando confusione e preoccupazione tra gli interessati. La situazione è aggravata da comunicazioni inefficaci da parte degli ospedali, dove viene comunicato il cambio di appuntamenti senza preavviso. “Se siamo avvisati solo per telefono, ma nessuno riceve la chiamata, come possiamo sperare di gestire la situazione?” continua Di Bastiano.
La rabbia dei cittadini: prestazioni dimenticate e ingiustizie
Il malcontento è palpabile nella comunità, dove le testimonianze si moltiplicano. Alcuni utenti raccontano di aver cercato di disdire telefonicamente gli appuntamenti, ma senza un riscontro ufficiale. Altri evidenziano le difficoltà nel mettersi in contatto con le ASL a causa di problemi di linea, confermando un servizio al pubblico davvero carente.
Addirittura, molte di queste cartelle non indicano chiaramente a quale visita si riferiscano, aggravando la confusione. Una cittadina ha commentato: “Disdire un appuntamento è importante, lo so, ma ci sono casi in cui è impossibile provare di averlo fatto. Chiedere il pagamento di prestazioni di otto anni fa sembra del tutto fuori luogo.”
Molti sono preoccupati anche per le possibili conseguenze di questa situazione, soprattutto per chi teme sanzioni aggiuntive, come il fermo amministrativo delle auto. “Va bene essere responsabili, ma chi si ricorda di chiamare per annullare un appuntamento anni fa? La gente, per timore, paga senza contestare. È uno scandalo,” afferma un altro residente.
Aspettative crescenti: un intervento istituzionale
La mole di segnalazioni continua a crescere, evidenziando l’urgenza di una risposta concreta da parte delle autorità. I cittadini chiedono chiarezza e supporto, non solo nelle comunicazioni ma anche nella gestione di queste cartelle esattoriali che sembrano più che altro un modo per far cassa su prestazioni datate.
In attesa di un chiarimento da parte delle istituzioni, il dibattito pubblico si fa sempre più acceso. La richiesta di un incontro pubblico o di un tavolo di discussione con i rappresentanti dell’ASL e dei servizi sanitari regionali è diventata quasi imprescindibile. Bene sarà monitorare l’evoluzione di questa vicenda, al fine di garantire diritti e trattamenti equi e giusti per tutti i cittadini coinvolti.
Ultimo aggiornamento il 14 Dicembre 2024 da Marco Mintillo