Un programma elettorale disatteso
Nel corso di oltre un anno dall’insediamento del sindaco Mario Baccini a Fiumicino, le parole d’ordine della sua campagna elettorale si stanno disperdendo nel vuoto. In special modo, ciò che emerge con forza è la questione della sicurezza, su cui il sindaco aveva puntato la massima attenzione durante le elezioni. “È mia volontà segnalare l’urgenza di aumentare mezzi e uomini al fine di proteggere al meglio il nostro territorio”, aveva dichiarato Baccini il 23 aprile del 2023, pochi giorni prima del voto. *Queste parole vengono ora trascritte in un comunicato ufficiale redatto dal capogruppo Pd, Ezio Di Genesio Pagliuca.
Promesse infrante e disagi crescenti
L’aspettativa di una gestione attenta alla sicurezza si è rivelata vana una volta che Baccini ha assunto la carica. Ci si interroga sul destino dei presunti interventi risolutivi promessi dai suoi collaboratori di governo. Gli episodi degli ultimi giorni illustrano in modo tangibile la situazione critica: uno a via Torre Clementina a Fiumicino, dove un cittadino albanese ha causato panico armato di coltello e chiave inglese, e l’altro in piazza a Fregene. Tali avvenimenti, per Di Genesio Pagliuca, sono la prova tangibile delle menzogne perpetrate dalla maggioranza in carica.
Appello per un territorio più sicuro
In questo contesto, diventa evidente che gli sforzi degli agenti sul campo non bastano a garantire ordine e sicurezza in un territorio così vasto. La richiesta è chiara: Fiumicino necessita non solo spostamenti di Caserme, ma un incremento effettivo delle forze dell’ordine. I dati parlano chiaro, sottolinea Pagliuca, con numeri di riduzione degli organici mai visti prima. La situazione è estremamente ardua, e il sindaco Baccini è chiamato a passare dalle parole ai fatti, adottando azioni concrete e incisive per sottolineare un bisogno che non tollera ulteriori ritardi. In quest’ottica, il capogruppo assicura: “Per il bene della Città ci saremo”.