In Slovenia, le conseguenze del maltempo hanno generato una situazione di emergenza. Villaggi isolati, case distrutte e la necessità di intervenire per mettere in salvo un gruppo di scout belgi, evidenziano i gravissimi problemi causati da forti piogge e frane. Le autorità estendono i loro sforzi mentre continuano a monitorare le aree colpite da questo disastro naturale.
Danni devastanti in varie regioni
Situazione critica in Koroška e Gorenjska
Le pesanti piogge hanno colpito diverse regioni della Slovenia, con oltre duecento incidenti segnalati dall’inizio dell’emergenza venerdì sera. Le zone maggiormente danneggiate includono Koroška, Gorenjska, Savinjska, la Slovenia Centrale, Dolenjska e Posavje. Tra queste, il comune di Preddvor è emerso come uno dei più colpiti. Le frane e gli allagamenti hanno messo a rischio l’incolumità dei residenti e causato danni strutturali ingenti.
Nel villaggio di Kokra, ad esempio, un torrente impetuoso ha portato via un ponte, allagato numerose proprietà e causato una frana che ha sepolto dieci abitazioni. Quattro edifici residenziali necessiteranno probabilmente della demolizione, come comunicato da Aleš Drekonja, comandante della protezione civile di Preddvor. I villaggi che un tempo rappresentavano comunità vivaci ora devono affrontare un futuro incerto a causa di eventi naturali estremi.
Le autorità locali, preoccupate per la sicurezza pubblica, stanno valutando l’entità dei danni e collaborano con i servizi di emergenza per definire la strategia di recupero. La denuncia di allagamenti che hanno colpito abitazioni, strade e infrastrutture fondamentali trasmette l’urgenza della situazione e la necessità di un intervento tempestivo.
L’impatto sui residenti e le comunità
Il maltempo ha non solo creato danni fisici, ma ha anche generato un impatto emotivo significativo tra i residenti delle zone colpite. Le persone si trovano ad affrontare la gara di affrontare la perdita delle proprie case e oggetti personali, mentre la comunità si unisce nell’affrontare la crisi. I residenti di Preddvor, in particolare, hanno assistito a una mobilitazione senza precedenti da parte di servizi di emergenza e volontari, tutti impegnati a portare soccorso e supporto ai più colpiti.
Nonostante i danni, il senso di comunità e solidarietà tra i residenti ha dimostrato la resilienza e la forza di fronte alla calamità. Le autorità locali, con l’aiuto di esperti, lavorano instancabilmente per restituire stabilità e sicurezza alle persone che hanno perso tutto. Ogni giorno, nuovi aggiornamenti vengono forniti per mantenere informata la popolazione sui progressi nelle operazioni di soccorso e ricostruzione.
Salvataggio di un gruppo di scout belgi
Un’operazione di emergenza tempestiva
Tra le storie drammatiche che emergono da questa crisi, si segnala il salvataggio di 47 scout belgi, di cui 37 minorenni, bloccati a Kokra a causa della furia della natura. I vigili del fuoco di Preddvor sono intervenuti prontamente per evacuare il gruppo, il cui campo era stato devastato dalle intense piogge. L’intervento degli operatori del soccorso è stato tempestivo e organizzato, come evidenziato dalle dichiarazioni di Gabriel Van Raemdonck, capo scout, che ha descritto il momento critico in cui “ci trovavamo vicino al fiume allagato.”
Le autorità hanno organizzato un trasferimento d’emergenza in un albergo locale per garantire la sicurezza dei giovani scout, che, sebbene spaventati, sono stati riportati in salvo. I vigili del fuoco hanno saputo gestire la situazione con grande professionalità, riuscendo a evacuare il gruppo senza incidenti gravi, oltre a qualche lieve graffio. “La prontezza e il coraggio degli operatori di emergenza hanno fatto la differenza in un momento di crisi,” ha sottolineato un testimone.
Esperienza traumatica per i giovani scout
I giovani scout, provenienti dal Belgio, hanno vissuto un’esperienza traumatica, costretti ad affrontare la rapidità con cui la natura può cambiare, trasformando un ambiente di svago in un contesto di pericolo. Il capo scout ha rivelato che due gruppi di scout sono rimasti bloccati dall’altra parte del fiume per oltre tre ore, aumentando la tensione e il timore di una situazione senza soluzione. È fondamentale riconoscere il valore delle attività di supporto e recupero per garantire il benessere psicologico dei giovani dopo tale esperienza.
Il Comandante della Protezione Civile di Preddvor ha confermato l’estensione dell’emergenza e i danni causati dalle frane: “Intorno alle 22 abbiamo ricevuto la prima chiamata per un torrente straripante, seguita da una segnalazione per una grande frana.” Gli sforzi delle autorità continuano, e l’attenzione rimane focalizzata sul garantire la sicurezza dei cittadini mentre si affrontano le sfide poste da un clima sempre più imprevedibile.
Il maltempo in Slovenia rappresenta non solo una minaccia immediata, ma anche un campanello d’allarme per affrontare questioni più grandi legate ai cambiamenti climatici, che potrebbero continuare a influenzare la vita delle comunità locali.