Maltrattamenti su persona disabile: tre familiari arrestati a Corigliano-Rossano

Maltrattamenti su persona disabile: tre familiari arrestati a Corigliano-Rossano

Tre familiari arrestati per maltrattamenti su un congiunto disabile a Corigliano-Rossano, dopo la diffusione di un video choc che ha scatenato indignazione e avviato indagini da parte delle autorità.
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Maltrattamenti su persona disabile: tre familiari arrestati a Corigliano-Rossano - Gaeta.it

Un video diffuso sui social ha svelato un episodio di violenza domestica che ha scosso la comunità di Corigliano-Rossano. I tre familiari coinvolti, accusati di maltrattamenti su un loro congiunto disabile, sono stati recentemente arrestati e posti agli arresti domiciliari dai carabinieri, grazie all’azione della Procura di Castrovillari.

Il video choc e la denuncia

Nel marzo 2024, un video ha iniziato a circolare tra gli utenti dei social network, mostrando un’aggressione avvenuta all’interno di un’abitazione. Le immagini, in cui un familiare disabile veniva colpito ripetutamente, avevano suscitato una forte indignazione tra i cittadini. Diversi utenti hanno immediatamente segnalato l’accaduto ai carabinieri di Corigliano Calabro, portando così all’inizio delle indagini. Le autorità hanno agito rapidamente acquisendo il video e iniziando a raccogliere testimonianze per identificare i colpevoli.

La situazione della vittima si è rivelata allarmante. Oltre alle violenze fisiche, gli inquirenti hanno accertato condizioni di grave denutrizione e abbandono. Nonostante la persona fosse in possesso di una pensione di invalidità, era sistematicamente privata di qualsiasi forma di sostegno economico e sarebbe stata sottoposta a maltrattamenti ripetuti.

Le misure cautelari iniziali

In seguito all’emissione delle prime denunce, il Giudice per le indagini preliminari di Castrovillari aveva adottato una misura di divieto di avvicinamento per i tre familiari accusati di abusi. Questa decisione prevedeva l’applicazione di dispositivi elettronici per monitorare la loro posizione e impedire contatti con la vittima. Nonostante queste precauzioni, la Procura ha successivamente sollevato dubbi sull’efficacia di tali misure, ritenendole insufficienti a garantire la sicurezza della persona maltrattata nel lungo termine.

Dopo un’analisi approfondita della situazione dei soggetti in questione e della gravità delle accuse, la Procura di Castrovillari ha chiesto ulteriori misure restrittive. Questo ha portato all’emissione di un’ordinanza di arresto da parte del Gip, culminando in un’operazione orchestrata dai carabinieri.

L’arresto e la tutela della vittima

I carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Centro hanno eseguito l’arresto dei tre familiari, applicando la misura degli arresti domiciliari. Questa decisione ha rappresentato un passo significativo nel garantire maggiore protezione alla vittima, ora collocata in una struttura protetta. Qui, dopo diversi mesi, ha iniziato a recuperare il proprio stato di salute e ha potuto riacquisire un certo grado di serenità.

Le indagini continuano per fare luce su tutti gli aspetti della vicenda e per verificare se ci siano ulteriori elementi di rischio per la vittima. Gli inquirenti stanno analizzando la possibilità di raccogliere prove aggiuntive, anche attraverso le testimonianze di altre persone che potrebbero aver assistito a episodi di violenza o abusi.

Attualmente, la comunità di Corigliano-Rossano segue con attenzione gli sviluppi di questa triste vicenda, che ha messo in evidenza non solo le dinamiche familiari complesse ma anche la necessità di una vigilanza costante contro i maltrattamenti, specialmente nei confronti delle persone più vulnerabili.

Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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