Con l’avvicinarsi del Natale, il dibattito sulla figura di Mamma Natale e la sua crescente popolarità nel Regno Unito ha attirato l’attenzione dei media, in particolare del Guardian. La questione solleva interrogativi sulla tradizione di Babbo Natale e l’evoluzione del suo personaggio, spingendo a riflessioni più ampie sulla modernizzazione delle festività e sul concetto di inclusività e diversità.
L’origine di Babbo Natale e sulle radici culturali
L’immagine di Babbo Natale, che oggi tutti conosciamo, ha le sue radici nella cultura cristiana occidentale e si basa principalmente sulla figura di San Nicola, un vescovo del IV secolo e santo patrono dei bambini. San Nicola è famoso per la sua generosità e per le leggende che parlano delle sue gesta, come la distribuzione di doni e aiuti a chi ne aveva bisogno. Tuttavia, il ritratto che abbiamo nel XXI secolo di Babbo Natale, con la sua slitta trainata da renne e l’iconico vestito rosso, potrebbe aver iniziato a mostrare segni di usura.
Nel Regno Unito, il crescente interessamento verso Mamma Natale rappresenta una risposta a questi cambiamenti culturali. Secondo un articolo pubblicato dal Sun, sono già centinaia le “Mama Claus” che si aggirano per il Regno Unito, soprattutto in luoghi di interesse storico e culturale gestiti dal National Trust. La loro presenza ha generato discussioni su come la tradizione di Babbo Natale potrebbe essere influenzata da questa nuova figura femminile e se ciò possa rappresentare una minaccia alle tradizioni consolidate.
La polemica sulla “wokificazione” delle celebrazioni natalizie
Il Guardian ha esaminato il dibattito attorno all’impiego di Mamma Natale, chiedendosi se questa possa essere vista come un ulteriore segnale di una “wokificazione” delle festività. Questo termine descrive un processo di adattamento delle tradizioni a principi di inclusività e uguaglianza, riscontrabile in molte pratiche sociali odierne. La presenza di Mamma Natale potrebbe sorgere come un tentativo di rendere il Natale più accogliente e rappresentativo di tutti, ma ci sono comunque resistenze.
Alcuni lettori hanno espresso il loro malcontento, sollevando domande sul senso del cambiamento. Un commento sul Sun sottolinea la tradizione storica secondo cui i bambini ricevevano regali da Babbo Natale, chiedendosi perché fosse necessario mettere in discussione un’usanza che ha resistito per secoli. Questa nostalgia per il passato è un tema ricorrente, con molti che vedono il Natale attraverso una lente di tradizione e familiarità.
Nuove prospettive decorative: accettazione di una nuova tradizione?
Dal canto loro, alcune persone cercano di abbracciare il cambiamento e adattarsi a questa nuova realtà. Un esempio significativo è quello di una mamma di Bath, che ha confessato di sentirsi più a suo agio nell’immaginare le sue figlie sedute sulle ginocchia di una figura femminile piuttosto che maschile. Questo nuovo approccio suggerisce che la percezione delle tradizioni può variare con il tempo e le esperienze personali, lasciando spazio a interpretazioni più moderne e inclusive.
Per alcuni, l’alternativa femminile offre un senso di dolcezza e gentilezza, superando i preconcetti legati a Babbo Natale. Quel che è certo è che l’emergere di Mamma Natale non segna un abbandono delle tradizioni, ma piuttosto un’evoluzione che potrebbe portare a una maggiore varietà nelle celebrazioni natalizie. Alcuni media hanno addirittura proposto di adottare il saluto natalizio “Ho ho her!”, per abbracciare appieno l’idea di inclusione legata alla figura di Mamma Natale.
Il dibattito attorno a Babbo Natale e Mamma Natale continua, alimentato da opinioni contrastanti e da una società in continua evoluzione, che si pone domande sulle tradizioni più radicate e cerca di trovare un equilibrio tra passato e innovazione.
Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2024 da Laura Rossi