La Corte d’Appello di Venezia ha respinto i ricorsi presentati dalla Procura di Padova e dal Ministero dell’Interno riguardo alla validità dei certificati di nascita con ‘doppio cognome’ dei figli di mamme gay. Si è deciso di demandare la questione alla Corte Costituzionale per un chiarimento ulteriore.
Contesto dei Ricorsi
La Procura di Padova e il Ministero dell’Interno hanno contestato la validità dei certificati di nascita con ‘doppio cognome’ dei figli di mamme gay, sottolineando l’importanza di un’interpretazione chiara e condivisa della legge in materia.
Decisione della Corte d’Appello
Nonostante non sia stata emessa una decisione definitiva sul merito, la Corte d’Appello di Venezia ha deciso di non accogliere i ricorsi, lasciando la questione aperta per un intervento della Corte Costituzionale.
Implicazioni per le Mamme Gay del Veneto
Questa decisione rappresenta un ulteriore passo avanti per le mamme gay del Veneto, le quali da oltre un anno attendono un pronunciamento chiaro sulla legittimità degli atti d’anagrafe relativi ai propri figli.
Ruolo della Corte Costituzionale
La Consulta si appresta dunque a valutare la questione dei certificati di nascita con ‘doppio cognome’ alla luce dei principi costituzionali, delineando così un importante precedente in materia di riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali.