Manfredonia, spari contro l’auto della madre del sostituto procuratore Roberto Galli: pronta risposta delle autorità locali

Manfredonia, spari contro l’auto della madre del sostituto procuratore Roberto Galli: pronta risposta delle autorità locali

A Manfredonia, colpi di arma da fuoco contro l’auto della madre del sostituto procuratore Roberto Galli: indagini in corso e forte condanna delle istituzioni contro l’intimidazione mafiosa.
Manfredonia2C Spari Contro Le28099Au Manfredonia2C Spari Contro Le28099Au
A Manfredonia, un agguato intimidatorio ha colpito l’auto della madre del sostituto procuratore Roberto Galli; le autorità indagano mentre istituzioni e cittadini esprimono solidarietà e impegno contro la criminalità. - Gaeta.it

Agguato intimidatorio nella serata di ieri a Manfredonia, in provincia di Foggia, dove alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro l’automobile della madre del sostituto procuratore Roberto Galli lungo via Fiume. L’episodio ha subito mobilitato i carabinieri intervenuti prontamente sul luogo per avviare le indagini.

l’attacco contro la famiglia del magistrato a manfredonia

La sera del 20 aprile 2025, in via Fiume a Manfredonia, una serie di spari ha colpito l’automobile della madre di Roberto Galli, noto sostituto procuratore della zona. Si tratta di un episodio che assume il significato di una chiara intimidazione verso la figura pubblica del magistrato, noto per il suo impegno nell’ambito della legalità. La risposta rapida delle forze dell’ordine ha permesso di mettere in sicurezza l’area e avviare le prime operazioni di sopralluogo e raccolta di prove. L’episodio, avvenuto in un contesto urbano popolato, ha destato particolare preoccupazione tra i residenti e le istituzioni locali.

il commento di domenico la marca

Domenico La Marca, sindaco di Manfredonia, ha espresso la sua condanna sul profilo Facebook ufficiale del Comune. La sua dichiarazione sottolinea la gravità del gesto definito “atto vile”, non rivolto solo a un singolo ma all’intera comunità che si sforza di contrastare corruzione, illegalità e la criminalità organizzata. La Marca ha ricordato l’impegno dell’amministrazione nel processo denominato “Giù le mani”, un’iniziativa giudiziaria contro gli atti illeciti, cui il Comune ha scelto di partecipare costituendosi parte civile. Secondo il sindaco, questa vicenda deve servire da monito per mantenere una presidenza ferma e resistente di fronte alle minacce, non accettando scelte di comodo o silenzi in presenza di intimidazioni.

solidarietà e impegno contro la criminalità organizzata

La solidarietà rivolta a Roberto Galli è stata estesa a nome di tutta la cittadinanza e delle istituzioni. Il sindaco ha posto l’accento sulla necessità di continuare a difendere Manfredonia dalla criminalità che, come ha evidenziato citando Giuseppe Impastato, rappresenta “una montagna di merda” da abbattere attraverso la giustizia sociale. L’atto intimidatorio diventa così un fattore che rafforza la volontà di resistenza civile e istituzionale, e un richiamo per tutti a non abbassare la guardia. La Marca ha invitato a mantenere “la testa alta”, scegliendo la via della trasparenza e del coraggio contro chi cerca di spargere terrore nei confronti di chi si dedica al bene pubblico.

attività delle forze dell’ordine

Dall’arrivo dei carabinieri sul luogo dell’episodio, sono state raccolte testimonianze e rilievi tecnici per identificare autore e movente di questo attentato gravissimo. Le indagini sono ancora in corso, ma la sicurezza degli inquirenti sui prossimi sviluppi è alta. È probabile che le autorità valuteranno anche i possibili legami tra questa intimidazione e le attività giudiziarie condotte da Galli nelle settimane precedenti. Le forze dell’ordine mantengono un profilo operativo riservato ma mirato a trovare elementi concreti per assicurare i responsabili alla giustizia. La comunità locale segue con attenzione le notizie, consapevole che la lotta contro la criminalità passa anche attraverso la protezione di chi opera per mantenere l’ordine e la legalità.

L’azione intimidatoria contro la famiglia di Roberto Galli evidenzia ancora una volta la difficoltà e il pericolo di chi lavora nel sistema giudiziario a difesa dello Stato. La mobilitazione delle istituzioni e della cittadinanza mostra un fronte compatto contro la violenza e la paura, un segnale chiaro che nessuna minaccia potrà fermare l’impegno contro ogni forma di illegalità sul territorio di Manfredonia.

Change privacy settings
×