Manifestazione contro il ddl 1660: lavoratori e disoccupati in piazza per la sicurezza e il lavoro

Manifestazione contro il ddl 1660: lavoratori e disoccupati in piazza per la sicurezza e il lavoro

Il ddl 1660, approvato dalla Camera e ora al Senato, suscita proteste a Napoli contro misure di sicurezza percepite come repressive, evidenziando la crisi occupazionale e la difesa dei diritti fondamentali.
Manifestazione contro il ddl 1 Manifestazione contro il ddl 1
Manifestazione contro il ddl 1660: lavoratori e disoccupati in piazza per la sicurezza e il lavoro - Gaeta.it

Un nuovo fronte di polemica si è aperto attorno al ddl 1660, un disegno di legge che sta sollevando un ampio dibattito riguardo alle misure di sicurezza pubblica nel nostro Paese. Promosso dal Governo e recentemente approvato dalla Camera, il ddl è attualmente all’esame del Senato. Oggi, a Napoli, un gruppo di manifestanti ha espresso il proprio dissenso attraverso un presidio in piazza San Domenico Maggiore, coinvolgendo lavoratori, disoccupati e attivisti. La protesta si è focalizzata sull’idea che la sicurezza non debba essere raggiunta a spese dei diritti dei cittadini e si è estesa a questioni come spese militari e guerre.

Il contenuto del ddl 1660 e le polemiche

Il ddl 1660, denominato “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”, è stato oggetto di accese critiche. Molti ritengono che le sue disposizioni possano comportare un aumento della repressione nei confronti di gruppi sociali già vulnerabili. In particolare, il provvedimento prevede misure di prevenzione che, secondo i manifestanti, violano i diritti fondamentali delle persone.

Le ordinanze prefettizie già adottate per anticipare il ddl sono state descritte come limitazioni della libertà personale. Interventi che mirano a forbire le presenze di persone con precedenti penali in specifiche aree urbane stanno suscitando un vero e proprio allarme sociale. I manifestanti, tra cui molti disoccupati, affermano che tali misure rischiano di marginalizzare ulteriormente i cittadini, rendendo la sicurezza un tema fra le mani di pochi. La situazione si propone di alimentare un clima di paura e repressione.

Le istanze dei manifestanti

Le parole di Walter Iannuzzi, rappresentante della Rete Liberi/E di Lottare di Napoli, chiariscono le motivazioni che spingono i partecipanti della manifestazione a mobilitarsi. “La sicurezza della nostra gente è quella di avere un lavoro, un’abitazione e servizi pubblici accessibili”, ha dichiarato. Questa affermazione riflette un desiderio collettivo di sicurezza che va oltre la semplice protezione fisica e si concentra piuttosto su aspetti fondamentali per la vita quotidiana.

Durante la manifestazione, volantini distribuiti ai presenti esplicitavano chiaramente le richieste: un impegno a ridurre la spesa militare e a riorientare le risorse verso settori come il lavoro, la sanità e la casa. Molti manifestanti pongono l’accento sulla grave crisi occupazionale che interessa Napoli, associandola all’approvazione del ddl 1660. La convizione comune è che l’attuale legislazione non risolva i problemi reali con cui molti cittadini si confrontano ogni giorno.

Testimoni di una crisi occupazionale

Tra le voci che si sono alzate durante la manifestazione, quelle dei dipendenti delle Terme di Agnano hanno catturato particolare attenzione. Maria Rosaria, una delle lavoratrici, ha sottolineato come l’assenza di stipendi per oltre trentadue mesi rappresenti una vera emergenza. Le Terme di Agnano, un importante polo turistico per la città, risultano in un limbo di incertezze e mancanza di prospettive. Le sue parole riflettono la frustrazione di milioni di lavoratori nel Paese che si trovano a fronteggiare situazioni lavorative insostenibili e l’assenza di risposte adeguate da parte delle istituzioni.

Mario, un operaio di un’azienda di spedizioni, ha aggiunto: “Non ci vogliono far scioperare. Siamo qui per i nostri diritti”. La determinazione di continuare la lotta, nonostante le difficoltà, ha evidenziato la resilienza di questi lavoratori. La lotta contro il ddl 1660, così come contro la precarietà lavorativa, emerge come un tema centrale e non si tratta solo di una questione legislativa, ma di un impegno collettivo per migliorare le condizioni di vita e di lavoro.

L’onda di proteste a Napoli ha dimostrato che la questione della sicurezza deve includere necessariamente l’accesso al lavoro e a diritti fondamentali, come il diritto a un’esistenza dignitosa. La manifestazione di oggi rappresenta solo una delle molte iniziative che stanno animando il dibattito pubblico sul ddl 1660 e le sue implicazioni.

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

Change privacy settings
×