La Manovra 2024-2025 si prepara a fare il suo ingresso in Consiglio dei ministri martedì 17 settembre, con un Piano strutturale di bilancio che potrebbe ammontare a circa 25 miliardi di euro. In questo contesto, il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta affinando i dettagli finali del Psb, un documento essenziale che definisce le nuove regole del Patto di Stabilità. Le principali priorità di questo piano includono la riconferma del taglio delle tasse per milioni di lavoratori e una possibile riforma a favore del ceto medio.
Taglio delle tasse: una priorità per il governo
Una delle misure più attese dalla Manovra è il mantenimento del taglio del cuneo fiscale, rivolto a 14 milioni di lavoratori con un reddito fino a 35mila euro annui. Questo intervento mira a ridurre la pressione fiscale sui lavoratori e a stimolare la crescita, rendendo più sostenibile il costo del lavoro per le imprese. Il governo prevede anche un accorpamento delle prime due aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche , un cambiamento che potrebbe semplificare la struttura fiscale e favorire un maggiore rispetto delle normative da parte dei contribuenti.
Le misure fiscali previste dal governo si inseriscono in un quadro economico più ampio, dove il Mef cerca di trovare un equilibrio tra tagli fiscali e la sostenibilità del bilancio. Occorrerà verificare il reperimento delle risorse necessarie per attuare queste politiche senza compromettere il saldo di bilancio. Allo stesso tempo, l’esecutivo sta cercando di creare un ambiente favorevole per investimenti e occupazione.
Operazione ceto medio: alleggerire il carico fiscale
Il governo intende intervenire anche sul ceto medio, un segmento di contribuenti che comprende circa 8 milioni di persone, e che non ha beneficiato appieno degli sgravi fiscali. L’obiettivo è quello di ridurre l’aliquota intermedia dal 35% al 33% e di aumentare la soglia di reddito per il secondo scaglione da 50 a 60mila euro. Queste iniziative rappresenterebbero una significativa opportunità di sostegno per tanti italiani, alleggerendo la tassazione per una fascia di popolazione che si trova spesso in una situazione economica precaria.
Tuttavia, il successo di questa operazione dipende dal reperimento delle risorse necessarie, con una previsione di costo attorno ai 4 miliardi di euro. Le scelte fiscali fatte in questo ambito avranno ripercussioni dirette sul benessere economico dei cittadini, rendendo cruciale per il governo garantire misure che possano sostenere realmente il ceto medio.
Assegno unico figli e misure a supporto delle famiglie
L’assegno unico per i figli rappresenta un altro punto chiave nella strutturazione della Manovra. Sebbene il governo confermerà la misura, viene messo in discussione il suo impatto sull’Isee, poiché essendo parte del reddito delle famiglie, rischia di limitare l’accesso ad altri strumenti di sostegno. Per affrontare questa problematica, è stato creato un tavolo di lavoro ad hoc per rivedere la normativa, al fine di rendere l’assegno più accessibile e utile.
Inoltre, la Manovra prevede di estendere il bonus per le mamme lavoratrici, potenzialmente includendo anche le autonome. Questo cambiamento potrebbe interessare circa 2 milioni di donne, consentendo anche a quelle con Partita Iva di beneficiare degli sgravi sui contributi fino al 18esimo anno di età dell’ultimo figlio. Si stima che ogni beneficaria potrebbe ricevere fino a 3mila euro all’anno, un aiuto significativo per le famiglie.
Sconto fiscale sui premi di produttività e pensioni
Al fine di incentivare la produttività, il governo confermerà un’imposta ridotta al 5% sui premi di produttività erogati a dipendenti con redditi fino a 80mila euro. Questo provvedimento si prefigge di motivare i lavoratori e rafforzare la competitività delle imprese italiane, offrendo al contempo un vantaggio diretto ai lavoratori.
In tema di pensioni, l’esecutivo sta considerando modifiche a Quota 103, apportando cambiamenti che potrebbero estendere le finestre di uscita da 3 a 6-7 mesi per i lavoratori con 42 anni e 10 mesi di contributi. Questo intervento ha lo scopo di rendere più flessibile l’accesso al pensionamento, specialmente per le donne, che beneficerebbero di requisiti più favorevoli.
Risorse a sostegno della manovra e scadenze politiche
La Manovra potrà avvalersi di diverse risorse, tra cui un gettito fiscale migliore delle attese, che ha portato a un incremento di circa 19 miliardi, e risparmi derivanti dall’abolizione dell’Ace . Si stima che le opportunità finanziarie provenienti da tempistiche favorevoli delle partite Iva contribuiranno in modo sostanziale al budget complessivo della Manovra.
Entro la fine del mese, il Piano strutturale di bilancio dovrà essere notificato sia al Parlamento che alla Commissione Europea, mentre entro il 15 ottobre il governo dovrà approvare il Documento programmatico di bilancio. Le scadenze operative sono dunque molto serrate, con il 18 ottobre che segnerà una data importante per la valutazione del rating italiano da parte di S&P Global e Fitch, seguita il 22 novembre dalla verifica di Moody’s. Questo autunno si preannuncia, quindi, cruciale per i conti pubblici italiani e per la stabilità economica futura.