Manuel Bortuzzo: dalla tragedia alla gloria, il suo bronzo ai Paralimpiadi di Parigi 2024

Manuel Bortuzzo: dalla tragedia alla gloria, il suo bronzo ai Paralimpiadi di Parigi 2024

Manuel Bortuzzo Dalla Tragedi Manuel Bortuzzo Dalla Tragedi
Manuel Bortuzzo: dalla tragedia alla gloria, il suo bronzo ai Paralimpiadi di Parigi 2024 - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

L’atleta paralimpico e nuotatore Manuel Bortuzzo, medaglia di bronzo nei 100 metri rana nella categoria SB4 durante i Giochi Paralimpici di Parigi 2024, ha rivelato la sua incredibile storia di resilienza e determinazione. Dalla tragica esperienza di un agguato che ha cambiato la sua vita fino alla realizzazione del sogno olimpico, Bortuzzo racconta le sue emozioni e le sfide affrontate.

Il sogno di raggiungere le Paralimpiadi

Manuel Bortuzzo, classe 1999, ha sempre visto le Paralimpiadi come un obiettivo caratterizzato da una profonda motivazione personale e umana. “Vivere le Paralimpiadi era un obiettivo umano e di vita”, spiega Bortuzzo, il quale ha sognato questa possibilità mentre si preparava per la competizione in Francia. Durante il suo percorso, ha realizzato che la partecipazione non era il suo unico traguardo; si sentiva pronto a competere per qualcosa di più grande. “Poi è andata anche meglio del previsto”, prosegue, esprimendo lo stupore e la gioia di esser riuscito a conquistare una medaglia.

Il nuotatore ha evidenziato l’importanza di rimanere umili e di non dare nulla per scontato, eppure la realizzazione di questo sogno ha rappresentato un grande coronamento. È fondamentale anche per lui sottolineare quanto questo bronzo significhi: non solo un terzo posto, ma l’equivalente di un oro nella sua situazione attuale. Le sfide cui ha fatto fronte e i sacrifici compiuti per giungere fino a lì rendono il suo riconoscimento ancora più significativo.

La paralisi e la rinascita sportiva

Il tragico evento del 2019, quando Bortuzzo è stato colpito in un agguato a Roma, ha segnato una svolta nella sua vita e carriera. Il colpo di pistola gli ha provocato una paralisi al midollo, un’esperienza che ha messo alla prova la sua forza interiore e il suo amore per lo sport. Tuttavia, la sua reazione a questa sfida è stata sorprendente. “Negli anni successivi ho ripreso ad allenarmi con l’obiettivo di approdare ai giochi Paralimpici di Parigi 2024”, racconta.

Il nuoto paralimpico ha rappresentato per lui una nuova dimensione: “È completamente diverso, con tecniche di nuotata e regole specifiche per le gare”. Manuel ha dovuto superare la sua formazione pregressa, rivalutare le sue competenze e adattarsi a un nuovo stile. “È stata una bella lotta, ma alla fine l’abbiamo vinta noi”, afferma con orgoglio, dimostrando che la perseveranza può risultare decisiva.

L’organizzazione dei giochi e le sfide logistiche

Durante i Giochi Paralimpici, Manuel ha fornito un resoconto sincero della logistica e dell’organizzazione. Nonostante le polemiche legate ai trasporti e ai servizi, come i letti di cartone, egli ha riconosciuto che molti aspetti erano ben organizzati. “Certo, il Villaggio Olimpico era un po’ distante, servivano circa 40 minuti di bus per arrivare alla Defence Arena”, commenta. Questi lunghi trasferimenti possono comportare un notevole dispendio di tempo e risorse, essenziali per la preparazione degli atleti.

Speriamo che in futuro si possa migliorare l’accessibilità e le condizioni generali per gli sportivi, evidenzia, sottolineando che gli atleti paralimpici possiedono uno spirito di adattamento notevole. Tuttavia, Bortuzzo ha anche condiviso una nota positiva, segnalando che le metropolitane erano accessibili e ben indicate, rendendo la mobilità un po’ più semplice per i partecipanti.

Un messaggio di speranza per i giovani sportivi

Manuel Bortuzzo desidera essere una fonte d’ispirazione per le giovani generazioni, dimostrando che qualsiasi ostacolo può essere superato attraverso l’impegno e la dedizione. Rivolgendosi a coloro che affrontano sfide simili, afferma: “Tutto è possibile, ci sono persone che stanno anche molto peggio di me”.

Incoraggia i giovani a scoprire le realtà sportive locali per iniziare il proprio percorso, così da sperimentare le emozioni che solo lo sport può offrire. La sua storia e quella di altri atleti paralimpici serviranno come un faro di speranza e motivazione, per dimostrare che il successo è alla portata di tutti. Infine, parla anche della stima per i suoi compagni di squadra, motivati da storie come quella di un atleta brasiliano che ha conquistato medaglie con una sola gamba e un solo braccio, evidenziando così l’elevato livello della competizione.

Sguardo al futuro: le sfide e i progetti di Bortuzzo

Con l’esperienza di Parigi alle spalle, Manuel Bortuzzo è ora in cerca di nuove sfide, guardando ai Giochi del 2028. “Vorrei portare avanti i progetti che avevo in mente e regalare emozioni attraverso lo sport”, confida. Dopo due anni di preparazione ininterrotta, sente il bisogno di un periodo di riposo ma con lo sguardo sempre proiettato verso il futuro.

Il suo legame con le Fiamme Oro, per cui compete, gli fornisce un ottimo supporto economico e morale. “Farne parte è una cosa bellissima, si entra a far parte di una famiglia che ti sostiene e ti fa sentire parte di qualcosa di più grande”, sottolinea con gratitudine. La crescita e la visibilità delle Paralimpiadi sono un processo in evoluzione, e Bortuzzo ha notato un cambiamento positivo nella copertura mediatica, contribuendo a rendere questi eventi sempre più rilevanti e popolari.

In questo contesto, Bortuzzo non ha dubbi sul fatto che il movimento paralimpico continuerà a crescere e a ottenere il riconoscimento che merita. “Le Paralimpiadi diventeranno sempre più cool”, conclude, mostrando la sua indomita volontà di celebrare e condividere i successi dello sport paralimpico. Questo rappresenta solo l’inizio per Manuel e la sua straordinaria carriera.

Change privacy settings
×