Martedì mattina, la convocazione in Questura a Rimini di Manuela Bianchi ha suscitato interesse nell’ambito dell’indagine sull’omicidio di Pierina Paganelli. La presenza del sostituto procuratore Daniele Paci ha dato il via all’interrogatorio condotto dalla Squadra Mobile, con il dirigente Marco Masia.
RELAZIONE TRA BIANCHI E DASSILVA
Manuela Bianchi e Louis Dassilva, finora l’unico indagato per omicidio volontario, risultano coinvolti in una relazione da diversi mesi, già nota al pubblico e agli inquirenti. Tale dettaglio, ribadito da dichiarazioni di Dassilva e di persone vicine a lui come Valeria Bartolucci, moglie del senegalese, costituisce un elemento cruciale da approfondire.
CHIARIMENTI E DETTAGLI SULL’INDAGINE
Il ruolo di Manuela Bianchi, attualmente figura informativa, si pone al centro dell’interrogatorio per delineare aspetti ancora oscuri dell’omicidio. Si prospetta la necessità di chiarimenti riguardo al ritrovamento del cadavere di Pierina Paganelli, avvenuto proprio per mano della nuora nel garage di via del Ciclamino il 4 ottobre. La dinamica di quel momento, con il coinvolgimento di Dassilva, riveste un’importanza cruciale per gli sviluppi dell’indagine.
RUOLO DEL GENETISTA E DEGLI ESAMI
L’interrogatorio di Manuela Bianchi si colloca temporalmente in concomitanza con l’avvio delle analisi sui reperti della scena del crimine da parte del genetista Emiliano Giardina, incaricato dal giudice Vinicio Cantarini. La figura di Giardina, noto per il suo coinvolgimento nel caso Yara Gambirasio, aggiunge un ulteriore livello di complessità e attendibilità agli esami condotti.
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