Marche: 600mila euro per il sostegno a documentari e cortometraggi nella produzione audiovisiva

Marche: 600mila euro per il sostegno a documentari e cortometraggi nella produzione audiovisiva

Il settore audiovisivo delle Marche riceve un investimento di 600mila euro per il 2024, sostenendo dieci documentari e due cortometraggi che valorizzano talenti locali e storie significative del territorio.
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Marche: 600mila euro per il sostegno a documentari e cortometraggi nella produzione audiovisiva - Gaeta.it

Il settore audiovisivo delle Marche si arricchisce di nuove produzioni grazie a un rinnovato investimento di 600mila euro. L’importo è assegnato attraverso il secondo Bando regionale di sostegno alle produzioni audiovisive per il 2024, parte integrante del piano di investimenti PR FESR 2021-2027. Le Marche, storicamente rinomate per la loro eccellenza nel cinema e nelle serie TV, continuano a mettere in luce i talenti emergenti, con particolare attenzione ai giovani registi, la cui creatività è stata recentemente premiata dalla giuria del festival Cortinametraggio.

I progetti selezionati: documentari e cortometraggi in evidenza

Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission, ha rivelato i vincitori della sezione dedicata ai documentari, cortometraggi e format previsti dal bando 2024. Il supporto finanziario ha premiato dieci documentari e due cortometraggi. Questi progetti si distinguono non solo per la qualità artistica, ma anche per la loro capacità di raccontare storie significative legate al territorio marchigiano.

Un esempio è il documentario “Il mondo di Jimmy Fontana”, diretto da Daniele Lianka Carlevaro e prodotto dalla Mawi srl. L’opera ripercorre la vita dell’icona musicale Jimmy Fontana, mettendo in luce il suo impatto culturale e il contesto storico degli anni ’60. Questo non si limita a essere un semplice ritratto, ma diventa anche un viaggio nelle radici artistiche che continuano a influenzare le generazioni moderne.

Un altro progetto rilevante è “CR1 – Costantino Rozzi”, un documentario di Carlo Puca sulla figura storica dell’allenatore del Ascoli Piceno. Rozzi non è solo un nome legato al calcio, ma è anche un imprenditore che ha contribuito in modo sostanziale allo sviluppo della città. La narrazione delle sue vicende offre uno spaccato interessante sul rapporto tra sport e comunità.

Approfondimenti su altri documentari premiati

Oltre a questi, diversi altri documentari hanno attirato l’attenzione per la loro originalità e qualità di produzione. “Stelvio Massi: passione e disincanto” di Danilo Massi e Claudio de Pasqualis esplora il lavoro di un regista che ha lasciato un’impronta unica nel cinema italiano degli anni Settanta. Massi è considerato uno dei pionieri del genere d’azione, e il documentario analizza come i suoi film abbiano raccontato il cambiamento sociale in Italia.

Francesca Muci propone “Le cartare di Fabriano”, che narra la storia della produzione della carta nella storica città marchigiana. Questo documentario rende omaggio all’eredità economica e sociale della famiglia Miliani, che con il suo modello di welfare ha migliorato le condizioni di vita delle donne locali.

Un’altra opera notevole è “Vita di un uomo” di Massimo Popolizio e Mario Vitale, che mette in luce il legame tra arte e vita attraverso l’analisi dell’opera poetica di Giuseppe Ungaretti, nei luoghi che hanno ispirato tanti artisti italiani. Altri titoli, come “Portosacro” di Michele Formica e “I Game You” di Laura Viezzoli, offrono visioni diverse sui temi della passione personale e del monitoraggio critico della società contemporanea.

Note sul settore audiovisivo marchigiano

Il contributo di Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission non si limita solo ai documentari. Il bando ha premiato anche cortometraggi, come “Don Emilio” di Paolo Sponzilli, che racconta una storia intrigante legata alla vita di un sacerdote e il suo tentativo di innovare la pratica religiosa attraverso la tecnologia.

Altre opere, che esplorano vari aspetti della cultura marchigiana, come “La creatura di Pretare. Il controverso caso Caponi” di Massimiliano Sbrolla, dimostrano l’apertura del settore verso le tematiche attuali e le curiosità del passato. Il sostegno a queste produzioni non è solo una questione economica, ma rappresenta un investimento per il futuro del cinema marchigiano, continuando a valorizzare storie e talenti locali.

Il panorama dell’audiovisivo nelle Marche è in continua crescita, alimentato da iniziative che hanno come obiettivo non solo il finanziamento, ma anche la promozione della cultura e delle tradizioni regionali.

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