Nel 2023, la Regione Marche ha registrato un lieve incremento del flusso turistico, con un aumento dello 0,6% rispetto all’anno precedente. Questo dato si colloca ben lontano dalla media nazionale, che ha visto un incremento dell’8,5%. È importante considerare questi numeri nel contesto più ampio dell’industria turistica italiana, dove le Marche si trovano penultime in classifica, superando solamente la Sardegna, che ha visto un decremento del 3,4%. Analizzando i dati rispetto al 2019, anno pre-pandemico, si nota un incremento più significativo del 2,8%, a testimonianza di una lenta ripresa.
Flussi turistici nelle Marche: un’analisi approfondita
Secondo le informazioni fornite dagli Istat, le Marche hanno registrato nel 2023 un totale di 10.660.677 presenze turistiche. Di queste, la maggior parte, circa 8.913.093, proviene da turisti nazionali, il che rappresenta l’83,8% delle presenze totali. Solo una parte di questi visitatori, pari a 1.729.584, è rappresentata da turisti internazionali, un dato che equivale al 16,2%. Questo contrasto tra la quota nazionale e quella estera potrebbe suggerire una minore attrattiva internazionale della regione rispetto alle mete turistiche più celebri del Paese.
In termini di percentuali, i flussi turistici delle Marche costituiscono attualmente solo il 2,40% del totale nazionale, che si attesta a 447.170.049 presenze in tutte le strutture ricettive italiane. Di tale valore, circa 212mila sono turisti italiani, mentre 234mila provengono dall’estero. Il confronto con il 2022 evidenzia un aumento significativo delle presenze che, a livello nazionale, ha incrementato dell’8,5%. Per valutare l’andamento del comparto turistico marchigiano è cruciale tener conto di vari fattori geografici, storici e culturali che influiscono sul suo appeal a livello nazionale e internazionale.
Un confronto con il 2019 e le prospettive future
Il confronto tra i dati attuali e quelli del 2019 sottolinea un incremento modestissimo del 2,8%. Sebbene ci si aspetti una ripresa solida in seguito all’emergenza sanitaria, i risultati ottenuti fino ad ora indicano un rallentamento nella crescita dei flussi turistici nelle Marche rispetto ad altre regioni italiane. Fattori quali l’attrattiva delle destinazioni, l’accessibilità e le infrastrutture turistiche rivestono un ruolo fondamentale nell’attirare visitatori, sia locali sia internazionali.
Le prospettive future per il turismo marchigiano dipendono da una serie di elementi chiave. È necessario pilotare sforzi di marketing che mettano in risalto le bellezze naturali e culturali della regione, inclusi patrimonio artistico, tradizioni gastronomiche e eventi locali. Sfruttare le risorse uniche delle Marche potrebbe contribuire ad una ripresa più decisa e sostenibile. La collaborazione tra enti pubblici e privati sarà cruciale per far crescere la notorietà della regione all’interno del panorama nazionale e internazionale.
La situazione attuale richiede attenzione e una valutazione approfondita, poiché il mercato del turismo è in continua evoluzione e le preferenze dei viaggiatori cambiano rapidamente. Solo attraverso delle strategie mirate si potrà sperare in un miglioramento reale e tangibile nei flussi turistici per il futuro della regione.
Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Laura Rossi