Marcia in difesa di un lungomare senza violenza: il ricordo di Francesco Pio Maimone

Marcia in difesa di un lungomare senza violenza: il ricordo di Francesco Pio Maimone

Cittadini e rappresentanti istituzionali marciando per un lungomare senza violenza, chiedono maggiore sicurezza e misure sociali dopo l’ennesimo episodio di sparatoria che ha scosso Napoli.
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Marcia in difesa di un lungomare senza violenza: il ricordo di Francesco Pio Maimone - Gaeta.it

Un gruppo di cittadini, accompagnato da rappresentanti delle istituzioni locali, ha partecipato a una marcia simbolica per chiedere un lungomare senza violenza. L’evento, organizzato il fine settimana scorso, ha preso avvio dalla Rotonda Diaz e si è concluso a Mergellina, in memoria di Francesco Pio Maimone, giovane vittima di una sparatoria avvenuta durante una rissa tra bande rivali.

I partecipanti alla marcia

Alla manifestazione hanno preso parte diversi rappresentanti di comitati civici, tra cui il deputato Francesco Emilio Borrelli e il consigliere della I Municipalità Lorenzo Pascucci. Anche i consiglieri Gianpiero Perrella e Luca Bonetti erano presenti, così come Rosario Visone, co-portavoce regionale di Europa Verde. Tutti hanno voluto esprimere il loro sostegno a un’iniziativa che mira a fermare il dilagare della violenza nella zona. La partecipazione di numerosi cittadini ha reso il messaggio ancora più forte e chiaro, sottolineando un bisogno collettivo di sicurezza e di cambiamento.

Un episodio che scuote la comunità

L’iniziativa è stata organizzata a pochi giorni da un altro preoccupante episodio di violenza, in cui un pregiudicato, appena uscito di galera e in regime di semilibertà, ha sparato tra la folla, ferendo diverse persone. La sparatoria è avvenuta dopo un litigio con i gestori delle giostrine, dove il criminale si trovava insieme ai suoi quattro figli. La gravità della situazione è amplificata dalla presenza di un’arma custodita dalla moglie dell’uomo e dal fatto che il nonno incitava il figlio a sparare.

I promotori della marcia, esprimendo la loro indignazione, hanno sottolineato l’inasprirsi della situazione in città, stanchi della criminalità e della cultura camorrista che sta rapidamente diffondendosi. “Non possiamo continuare a convivere con la paura e la violenza di questi individui”, hanno dichiarato.

Le richieste della comunità

Durante la manifestazione, i partecipanti hanno avanzato richieste specifiche per migliorare la sicurezza nel quartiere. Tra le proposte, l’installazione di telecamere di sorveglianza lungo tutto il lungomare e una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Sono stati sottolineati anche l’importanza di misure sociali, come il coinvolgimento dei servizi sociali per il recupero dei più giovani. Ci si è appellato all’attenzione delle istituzioni affinché vengano impiegate risorse per contrastare la malavita e fornire alternative valide ai ragazzi che vivono in contesti a rischio.

“È fondamentale proteggere i bambini e i giovani, perché sono loro il futuro della nostra città”, hanno aggiunto i rappresentanti. Si è fatto riferimento al rischio che, se non vengono adottate misure adeguate, questi ragazzi possano diventare la prossima generazione di criminali.

Il ricordo di Francesco Pio Maimone

Il richiamo a Francesco Pio Maimone, vittima di un’altra tragica sparatoria, ha reso il messaggio ancor più toccante. Maimone era un giovane che ha perso la vita innocente, colpito da una pallottola durante una lite tra bande. La citazione del suo nome ha evocato sentimenti di dolore e voglia di giustizia, con i partecipanti che hanno promesso di non dimenticare mai il suo sacrificio.

I presenti hanno chiesto di sradicare la cultura della violenza, promuovendo invece valori di solidarietà, rispetto delle leggi e una figura della Napoli che si oppone alla camorra. La marcia ha così rappresentato un momento cruciale per ribadire l’impegno di una comunità determinata a lottare contro l’illegalità e a creare un futuro migliore. Non c’è spazio per l’omertà e la connivenza, come evidenziato in riferimento a chi tentò di nascondere l’assassino di Maimone.

L’evento si è concluso con la promessa di rimanere uniti e determinati nel combattere la criminalità a Napoli e di continuare a ricordare chi ha pagato un prezzo troppo alto.

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